Obiettivo crescita: le scelte di una politica culturale più aperta e innovativa

di Giulia Narduolo

"Le nuove generazioni sono il futuro" di Giulia Narduolo, componente VII Commissione Cultura, Scienza ed istruzione della Camera dei Deputati

giulia narduolo

Nel progetto di sviluppo del nostro Paese abbiamo deciso di puntare fortemente sulla crescita culturale dei più giovani. La cultura è un fondamento del bene comune e del benessere sociale, oltre ad essere un potente motore della nostra economia: svolge una funzione cruciale nella crescita personale e nell’educazione dei ragazzi e delle ragazze, soprattutto facilitando l’aggregazione, la conoscenza e la condivisione di esperienze positive.

Ispirati da questa convinzione stiamo introducendo una serie di misure che affermano la centralità e la necessità di stimolare i giovani alla fruizione e alla percezione diretta della cultura. Alcune scelte fatte sono il risultato di tale aspirazione, ad esempio il bonus cultura ai neo-diciottenni, forse la misura più rappresentativa. C’è chi l’ha sottovalutata o, ancor peggio, bistrattata definendola una “mancetta”. Si tratta invece di un’opportunità vera e tangibile, strumento di accrescimento personale: chi diventa maggiorenne potrà, per oltre un anno, disporre di 500 euro per visitare un museo, un’area archeologica, per vedere un film, una mostra o uno spettacolo teatrale, per ascoltare un concerto e per comprare dei libri. Per accedere al bonus bisogna registrarsi su www.18app.it, dove un plafond virtuale si attiverà automaticamente a partire dal compimento della maggiore età. Nel sito sono presenti tutte le informazioni, le indicazioni di utilizzo e gli esercenti convenzionati. La Legge di bilancio ha previsto un fondo di 290 milioni di euro confermare questa misura anche nel 2017.

Un’altra iniziativa di aperto stimolo alla fruizione e all’esperienza culturale, nata da un'idea del Ministro Franceschini, è Cinema2day. A partire da ottobre, con soli due euro, ogni secondo mercoledì del mese, sarà possibile assistere alla proiezione di film in prima visione in tutti i cinema italiani. I primi due appuntamenti hanno coinvolto circa un milione di spettatori. È la dimostrazione della voglia di intrattenimento delle persone e della forza attrattiva che il cinema è in grado di mettere in atto.

Il cinema rappresenta un’industria culturale che può diventare un asset fondamentale per il nostro Paese. È per questo che abbiamo deciso di potenziarne l’organizzazione e le risorse, anche puntando sulla scoperta e sul sostegno dei giovani di talento o di coloro i quali decidono di riaprire le vecchie sale cinematografiche per svolgerci proiezioni o attività culturali come spettacoli e concerti.

Stiamo procedendo, inoltre, all’approvazione di due nuove leggi di fondamentale importanza: una sullo spettacolo dal vivo e l’altra sulla valorizzazione delle imprese culturali creative. La prima permetterà di liberalizzare maggiormente l’organizzazione degli spettacoli dal vivo; la seconda, in corso di esame darà finalmente un riconoscimento giuridico alle imprese creative culturali e ai lavoratori di quello specifico settore. Ci auguriamo che in tempi celerei si concluda l'iter parlamentare: si tratta di un ambito che merita sostegno e interesse, perché vi operano molti giovani che hanno saputo reinventarsi  e fare innovazione.

Altra opportunità di crescita personale messa in campo per le giovani generazioni in ambito culturale è l’alternanza scuola-lavoro introdotta anche per i luoghi di cultura come archivi, musei, biblioteche, teatri, ecc. Grazie a questo percorso i giovani potranno entrare direttamente a contatto con la bellezza e la storia del nostro Paese, sentendosi maggiormente partecipi e responsabilizzati.

Queste sono solo alcune delle azioni messe in campo per creare un rapporto stabile tra giovani e cultura. Necessario e improcrastinabile. I dati sulla fruizione della cultura resi noti dall'ultimo rapporto di Federculture (musei e mostre +7%; teatro +4%; concerti +6%; giornali e periodici +3,1%; libri +0,6%; viaggi +4,5%; cinema +4,1%) ci dicono che in Italia si sta mettendo in moto un’inversione di tendenza molto positiva. Continueremo a lavorare per rendere strutturale un modello socio-culturale che sappia cogliere questa naturale predisposizione e costruisca nuove opportunità di crescita con un occhio di riguardo per i giovani.