Napoli: il Servizio Civile per far emergere i giovani talenti

di Alessandro Bottone, volontario in Servizio Civile*

Nella periferia est un progetto per favorire l’emersione delle attitudini creative dei giovani con minori opportunità.

arteteca

Il riscatto di alcuni luoghi passa sicuramente dalla possibilità e dalla capacità di sconvolgere certi contesti, di smuovere l'inerzia che li avvilisce e di rendere le persone che ci vivono maggiormente critiche e meno impassibili rispetto alle dinamiche esterne. L'attenzione deve essere maggiore se si tratta di giovani, i più vulnerabili a situazioni sfavorevoli e che percepiscono, con maggiore sensibilità, ogni minimo cambiamento.

Sono queste le premesse dell'intervento dell'associazione Arteteca che opera nella zona est di Napoli e in particolare nel Parco dei Murales di Ponticelli dove da quattro grandi opere di street art si passerà a otto nei prossimi mesi grazie al lavoro di INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana.

Riqualificazione artistica e rigenerazione sociale sono gli elementi che segnano anche l'operato dei quattro giovani volontari del Servizio Civile Nazionale impegnati nella realizzazione del progetto Amesci presso l’associazione Arteteca. Le attività promosse dai ragazzi puntano a rispondere alle esigenze dei giovanissimi e con l’obiettivo di far emergere talenti inespressi. Cosa effettivamente avvenuta grazie al laboratorio di break dance col quale un gruppo di ragazzini ha visto nella disciplina di strada una opportunità oltre che un momento di gioco e piacere. Sono loro i protagonisti di una volontà di riscatto che va sicuramente assecondata.

Qualche giorno fa, come attività di animazione, sono stati consegnati quattro jumper ai giovanissimi del Parco dei Murales. Junior Giocattoli di Vincenzo Agliottone - da sempre sensibile alle pratiche di gioco dei bambini, specie di quelli con particolari difficoltà - ha donato gli elastici sui quali i ragazzini si divertono a saltare: sono stati loro stessi a montarli e portarli sul campetto, davanti alla facciata di Rosk&Loste, proprio dove sarà realizzato un campetto di calcio.

Una occasione per celebrare il gioco di gruppo all'aria aperta tra le opere di street art. Un modo per portarli verso momenti ludici collettivi e strapparli da modalità di divertimento sempre più individuali e isolate sulle quali la tecnologia sembra prevalere in modo devastante, così come evidenziato dalla facciata realizzata da Zed1 nella quale si rappresenza un pulcinella di legno distrutto dal preminente avvento del joypad. L'entusiasmo dei piccoli ripaga di tanti sforzi e permetterà di portare avanti il lavoro con uno spirito costruttivo e ottimistico.

 

*impegnato nella realizzazione del pregetto di Amesci "Creatività urbana tra riqualificazione e rigenerazione" presso l'associazione culturale Arteteca