Commissione Ue: designate le Capitali europee della Cultura fino al 2033

di Feliciana Farnese

Nel 2019 toccherà a Matera, poi per rivedere una città italiana bisognerà attendere fino al 2033.

cultura europea

Il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi la lista delle Capitali della cultura del Vecchio Continente che la Commissione ha designato per gli anni 2017-2020. Il testo, oltre a indicare i Paesi Ue chiamati a selezionare la propria finalista anno per anno fino al 2033, definisce anche come dovranno avvenire tali selezioni. Per la prima volta viene aperta la porta alle candidature dei Paesi Efta/See della zona di libero scambio e ai Paesi candidati o potenziali candidati che, una volta ogni tre anni, aggiungeranno una loro città alle due capitali degli stati membri.

La capitale europea della cultura è una città designata dall'Unione, che per il periodo di un anno ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. Il metodo di selezione prevederà tre tappe. Nella prima, che verrà lanciata sei anni prima dello scoccare dell'anno in cui ogni Paese è chiamato a presentare la sua 'capitale culturale' (il 2027 per l'Italia), lo Stato membro lancerà una competizione interna per individuare le città interessate. Come seconda tappa, una giuria di esperti indipendenti nazionali ed europei dovrà compilare una prima lista delle potenziali finaliste. Infine, ci sarà l'esame del programma culturale proposto e la scelta di una città in ogni Paese. Il programma deve avere una forte dimensione europea e una strategia a lungo termine, con un impatto sostenibile sullo sviluppo sociale, economico e culturale a livello locale.

Le città che intendono partecipare in futuro devono attendere l'annuncio di un concorso nel proprio paese e successivamente compilare e presentare una proposta in risposta all'invito a presentare candidature pubblicato dall'autorità responsabile del concorso (in genere il ministero della Cultura).