Servizio Civile. Arriva il bando volontari 2019, tra innovazione e delusione

di Feliciana Farnese
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L’editoriale di Feliciana Farnese, Rappresentante Nazionale degli Operatori Volontari in Servizio Civile

I progetti di Servizio Civile finanziati sono stati individuati, il bando volontari collegato a questi è pronto e sarà emanato nei primi giorni di settembre con tante innovazioni ma anche profonde delusioni.

Il bando volontari 2019 porta con sé oltre alle novità introdotte dalla riforma a cui come Rappresentanza dei Volontari abbiamo fortemente contribuito, anche la possibilità di presentare la domanda solo in modalità online e mediante l’utilizzo dell’identità digitale SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Addio quindi all’invio della domanda di partecipazione con raccomandata, va via anche la consegna e l’inoltro mezzo Pec: i ragazzi potranno presentare l’istanza ai 3.735 i progetti da realizzarsi sul territorio nazionale ed estero solo via digitale. Fin dall’inizio abbiamo accolto con entusiasmo l’introduzione di questa novità nel sistema servizio civile: l’era industriale ha richiesto la ferrovia ora l’era digitale richiede l’identità digitale. Crediamo sia bene accompagnare il percorso di innovazione digitale che il nostro Paese ha attivato.

La procedura di compilazione online consentirà ai ragazzi un accesso semplificato alla scelta del progetto, gli errori di digitazione ed inesattezza delle informazioni saranno ridotti, e gli enti che dovranno effettuare le selezioni gioveranno di una semplificazione delle procedure nonché di un aumento della qualità dei processi.

Come Rappresentanza dei volontari plaudiamo all’utilizzo di una piattaforma digitale per due principali motivi. Il primo: il candidato potrà conoscere le posizioni disponibili e in tempo reale il numero di domande presentate per ogni progetto. Questo sistema potrà aiutarci a superare il problema dei posti rimasti inoccupati riducendo la possibilità di avere progetti con poche posizioni disponibili ma tante domande e progetti invece con poche domande e posti scoperti.

Il secondo: la riduzione degli errori di digitazione in fase di compilazione della domanda riuscirà a facilitare il contatto tra i volontari e Rappresentanza che avviene in prevalenza tramite mail. Per la Rappresentanza è un’esigenza fondamentale ai fini del coinvolgimento dei volontari nella crescita del Servizio Civile e per consentire loro di vivere un’esperienza di partecipazione sempre più attiva e responsabile alla vita istituzionale del Paese.

Anche per gli enti questo bando porta novità: conoscono in anticipo quali sono i progetti finanziati e che saranno contenuti nel bando. Una novità ispirata alla scelta di trasparenza – come ha già anticipato la Coordinatrice dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, Titti Postiglione, in un’intervista a Redattore Sociale-, ma anche strategica per permettere agli enti di arrivare pronti ai nastri di partenza per un’adeguata pubblicità dei progetti che sicuramente incentiva la partecipazione dei giovani. 

Insieme all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e agli enti, sentinelle sul territorio, abbiamo capitalizzato l’esperienza dello scorso anno provando a spostare poco più in avanti l’emanazione del bando di selezione volontari permettendo agli enti di allestire al meglio le loro pagine web e agli aspiranti volontari di avere la giusta attenzione in considerazione della pausa estiva.

La finestra per presentare le candidature resterà aperta oltre i classici 30 giorni, i ragazzi avranno quindi più tempo per depositare la domanda di partecipazione e sebbene questo comporterà uno slittamento della data di avvio dei progetti dall’altro lato favorirà la partecipazione degli studenti universitari impegnati con la sessione di esami estiva e dei maturandi.

Il bando volontari 2019 offrirà la possibilità di fare questa esperienza a 39.181 ragazzi, circa 14mila in meno rispetto allo scorso anno. La calda situazione politica che sta vivendo il nostro Paese ci lascia anche preoccupati sull’esito del percorso che deve seguire il disegno di legge per l’incremento di ulteriori 70mln del Fondo Nazionale per il Servizio Civile e, non ultimo, sulla possibilità di dare il reale calcio di inizio alla programmazione triennale introdotta dalla riforma.