Roma. Dipendenze patologiche e giovani. Un progetto di prevenzione

di Ornella Esposito

Perchè i minorenni sentono il bisogno di utilizzare le sostanze stupefacenti? “I giovani sono il nostro futuro” questo è il nome del progetto di prevenzione alle dipendenze patologiche che è stato presentato a Roma il 4 Novembre presso la fondazione Villa Maraini e finanziato dagli Istituti di S. Maria in Aquiro. (Ornella Esposito)

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Il fenomeno dell’uso ed abuso di droghe è da sempre un flagello della società e, negli ultimi decenni in particolare delle giovani generazioni, come sa bene la Fondazione Maraini che dal 1975 si occupa di tossicodipendenza con servizi che vanno dalla prevenzione alla riabilitazione. Il progetto in questione prevede un interevento di unità mobile (camper) che girerà di notte per le strade di Roma offrendo aiuto ai giovani nella gestione delle situazioni di emergenza (over-dose,astinenza, etc) ed è rivolto in particolare ai minorenni proprio perchè il fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti è notevolmente mutato per quanto riguarda lo stile di assunzione, le tipologie di sostanze, la percezione sociale e, soprattutto, il target, ragazzi sempre più giovani.

Negli ultimi quindici anni, come gli studi di settore illustrano,hanno conquistato sempre più terreno (a scapito dell’eroina) sostanze psico-attive quali la cocaina e le droghe sintetiche che assolvono al compito fondamentale di far sentire up i loro consumatori abbassandogli l’ansia da prestazione e “aiutandoli” a dare un’immagine positiva di sè. L’immagine positiva di sè ovviamente, si fa per dire, è quella di non mostrare mai la stanchezza, le debolezze e tutto quello che di “emotivo” c’è dentro di sè ed altrettanto ovviamente i giovani sono le vittime prediilette di questa cultura contemporanea.

Secondo il Rapporto Annuale governativo sulle tossicodipendenze, riferito all’anno 2008, nel nostro paese il consumo di cocaina è il doppio di quello della media europea e si sta femminilizzando ma, ulteriore novità, vi è una ripresa del consumo di eroina. Spia d’allarme di un altro mutamento. Il Rapporto illustra anche i dati sul consumo di sostanze stupefacenti nelle scuole superiore, quindi tra i giovanissimi, e anche in questo caso deteniamo il primato europeo, in particolare per l’uso di cannabis (la scuola non dovrebbe essere un luogo di formazione?).

Ma la domanda che da sempre ci si pone dinanzi al fenomeno-droga è: perchè? Perchè i minorenni sentono il bisogno di utilizzare le sostanze stupefacenti? Se lo chiede anche la Fondazione Maraini che, con il suo progetto, prevede, oltre all’unità mobile, una ricerca sulla portata del fenomeno e sulle motivazioni che spingono i giovanissimi ad usare le droghe. A nostro avviso le motivazioni sono molteplici e vanno analizzate in un’ottica multi ed interdisciplinare : sociologica, antropologica, medio-farmacologico, psicologica, etc.

Sicuramente due considerazioni si possono fare: 1) il ricorso alle sostanze stupefacenti affonda le sue ragioni in un disagio intimo; c’è qualcosa che “da dentro” muove la persona verso la sostanza che, dai racconti di molti ragazzi, viene descritta come qualcosa di caldo, rassicurante; 2) noi adulti contribuiamo a macinare valori secondo i quali la competitività (e non la cooperazione) è importante, l’essere belli è fondamentale, e che nella vita non bisogna mai indietro nè guardarsi troppo nel profondo.

D’altronde siamo in un paese dove le cure psicologiche pubbliche sono ridotte al minimo e, chi vuole guardarsi più nel profondo o curarsi, deve ricorrere soltanto al privato ovviamente se può permetterselo.