2000 battute per il servizio civile! La storia di Giampaolo

di Gianfranco Mingione

Giampaolo De cerchio, 28 anni, ex volontario del servizio civile, porta avanti il suo incarico di delegato e rappresentante regionale dei volontari. Un 110 e lode in Storia dell’Arte e Conservazione dei beni Culturali, oltre alla passione per l’arte è impegnato nella tutela e promozione della sua terra, che, ad oggi, vive ancora i disastrosi effetti del terremoto dell’aprile 2009. Dal 2 febbraio 2011 collabora come redattore volontario del nostro giornale. (Gianfranco Mingione 

1servizio_civile_nazionale_corsivo_COLORATO_380

Giovanni Paolo Maria (Giampaolo per gli amici) De Cerchio.

Cosa dire dopo otto mesi di mandato da Rappresentante dei Volontari del SC in Abruzzo? Bella domanda! beh, non è facile rispondere… l’Abruzzo è una Regione difficile che da quasi un paio d’anni viene definita “terremotata” a causa della catastrofe che ci ha colpiti nel 2009.

Quando mi sono candidato ho iniziato progressivamente a capire che i problemi che avremmo dovuto affrontare per il servizio civile andavano ben oltre le questioni delle ore di servizio, dei buoni pasto o dei contributi dell’INPS (tematiche su cui stiamo ancora lavorando).

Al momento dell’insediamento, io ed Enrico Di Berardino, eravamo consapevoli che le problematiche a cui andavamo incontro sarebbero state ben lungi da una risoluzione immediata e ben oltre il nostro mandato biennale. Perché se è vero che, come recita lo spot pubblicitario, “il Servizio Civile ti cambia la vita”, allora è anche vero che la Rappresentanza te la cambia ancora di più! E non vuole essere questa una retorica spicciola. Conoscere nuovi ragazzi coetanei o gruppi che svolgono progetti simili al proprio aiuta a comprendere meglio certi meccanismi che sembrerebbero apparentemente  oscuri.

Un ruolo decisivo per la nostra attività è stato svolto dai responsabili del Servizio Civile della Regione Abruzzo che ci hanno accolto a braccia aperte e ci hanno invitato ai vari tavoli di lavoro. La sinergia che si è creata nel corso di questi mesi ha fatto sì che la nostra rappresentanza abbia potuto lavorare sulla chiusura dei progetti straordinari svoltisi nei comuni del cosiddetto “cratere” (che coinvolgevano le provincie di Pescara, Teramo e L’Aquila) e su nuove idee progettuali.

Giampaolo_decerchioLa mia esperienza di servizio civile è stata piuttosto interessante: sono stato per 12 mesi in una Pro Loco vicina la mia città natale (Chieti) ed ho svolto attività di valorizzazione del patrimonio artistico presente sul posto; per questo motivo sono state coinvolte le scuole, per le quali sono state organizzate delle visite guidate e laboratori didattici finalizzati alla conoscenza e all’approfondimento di temi particolari legati al posto. Malgrado siano già passati i 12 mesi di servizio, queste attività sono ancora in programma e termineranno alla conclusione dell’anno scolastico.

Credo che nei prossimi mese sia bene lavorare sulla “conoscenza” del Servizio Civile e sul suo valore. Come abbiamo avuto modo di verificare, il nostro volontariato viene molto spesso individuato come esclusivo “ammortizzatore sociale” e non come veicolo per diffondere concetti legati alla difesa non armata del Paese, che rappresenta il punto cardine del Servizio Civile, assieme alla “cittadinanza attiva”.

Come ha affermato dal prof. Antonino Drago durante l’ultima Assemblea Nazionale, sarebbe doveroso formare dei giovani “Operatori di Pace” proprio durante i mesi di Servizio Civile, orientarli attraverso un’alta “formazione specifica/universitaria”, anche attraverso l’utilizzo delle stesse strutture degli atenei locali, veicolate in base a delle convenzioni strette appositamente per i progetti. A questo si potrebbero aggiungere dei corsi professionalizzanti di “Operatore della Pace” per giovani senza laurea in cui siano previste delle ore specifiche per fare missioni all’estero come tirocinio formativo retribuito.

Questo è futuro o “futuribile”?


2000 battute per il servizio civile! è un viaggio nell’Italia dei giovani del servizio civile. Tra sogni e realtà, raccontiamo le testimonianze di chi ha scelto di spendere un anno della sua vita per la difesa della nostra patria con “armi non convenzionali” di massa in ambiti come assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all'estero. Un viaggio per raccontare l’importanza dell’Istituto Repubblicano del servizio civile a 10 anni dalla sua nascita e nella ricorrenza del 150 anniversario dell’Unità d’Italia.
Da un'idea di Gianfranco Mingione
.

Immagine realizzata con il contributo volontario della Graphic Designer Michela Chiuchiolo e Marco Di Maro.{jcomments on}