Giro del mondo in bicicletta in 140 giorni, la sfida di Juliana Buhring

di Ornella Esposito

Un giro del mondo molto speciale. A compierlo sarà una giovane donna, candidatasi al Guinness dei primati, che porterà in sella con sé anche i diritti dei bambini. (Ornella Esposito)

first_woman_world_cycle NAPOLI -  Partirà il prossimo 14 Luglio da ‘o paese d’’o sol Juliana Buhring, la giovane donna candidatasi al Guinness dei primati, che in soli centoquaranta giorni circumnavigherà il globo terrestre in sella ad una bici. L’impresa di Juliana ha anche qualche altra cosa di eccezionale: porterà in giro i diritti dei bambini, in special modo quelli che vivono in contesti estremi.

Non è una caso, ovviamente. Juliana ha 31 anni ed è cresciuta in una setta religiosa nota come Children of God (poi The Family) fino al 2004, anno in cui finalmente è andata via ed è diventata attivista per i diritti dei bambini. Insieme alle sue due sorelle ha scritto lo scioccante libro “Not without my sister” (“Non senza mia sorella”, n.d.r.) in cui parla delle violenze fisiche, sessuali e psicologiche subìte all’interno della setta che due anni fa è stata messa al bando.

«Porto in giro i diritti dei bambini ed ho scritto questo libro-dice-perché sono cresciuta in un mondo senza diritti».

Vissuta in circa trenta paesi diversi, tre ani fa, Juliana è approdata a Napoli: «Non mi piaceva vivere in Inghilterra, volevo stare in un paese dove c’era il sole». Ha deciso di battere il record del Guinness dei primati per dimostrare che «una persona ordinaria può arrivare a compiere imprese incredibili, ed anche per raccogliere fondi (con una donazione on line) per la Safe Passage Foundation che si occupa di difendere i bambini mal-trattati».

juliana_buhringPer la sua impresa, Juliana si allena nove ore al giorno percorrendo circa 200 chilometri.

Il tour, sottoposto alle regole del Guinness World Record, prevederà la circumnavigazione del mondo da ovest ad est e toccherà i due poli opposti: dal Portogallo alla Nuova Zelanda. I chilometri, da percorrere sempre con la stessa bici, saranno 29.000 ed il tempo verrà calcolato da un cronometro che si fermerà ad ogni aereoporto o stazione d’arrivo per poi ripartire all’uscita da questi. Un dispositivo GPS on line fornirà la prova del passaggio.

Ma l’altra protagonista, insieme a Juliana, di questo giro del mondo in centoquaranta giorni è “Pegasus”, la bicicletta fabbricata da una storica azienda di Frattaminore (in provincia di Napoli).

«Pegasus-spiega Maria Schiano, titolare dell’azienda-pesa 6,5 chilogrammi ed ha un telaio in carbonio, leggero ma resistente».

«Lo scorso anno fui contattato da Antonio Zullo, il fidanzato di Juliana-continua-per sapere se eravamo interessati alla sponsorizzazione dell’iniziativa. L’idea ci è molto piaciuta, ed abbiamo aderito con entusiasmo». L’azienda avvierà anche un laboratorio di ciclo officina per i ragazzi dell’Istituto Figlie di Maria, sito in una delle periferie più difficili della città.

Madrina d’eccezione dell’evento è la popolare attrice Maria Grazia Cucinotta che ha saputo del progetto di Juliana, e dopo averla incontrata ha deciso di aiutarla nel suo intento.

La partenza è prevista per il prossimo 14 Luglio da Piazza del Plebiscito, dove l’attivista/atleta dagli occhi azzurri farà ritorno prima di Natale, la festa dei bambini per eccellenza.

L’augurio ovviamente è che Juliana ed il suo giro del mondo rientrino nel Guinness dei primati, ma soprattutto che siano i diritti dei bambini a rientrare in un altro primato: le agende politiche dei capi di stato. Questo sarebbe, senza ombra di dubbio, il Guinness World Record più importante della storia.

Per seguire il tour, è possibile collegarsi al sito www.julianabuhring.com.