Boom di iscrizioni all’istituto alberghiero

di Lorenzo Quilici

Sempre più giovani in Italia sognano di diventare Chef come dimostra l’aumento delle iscrizioni all’istituto alberghiero. (Lorenzo Quilici)

iscrizioni_alberghiero La congiuntura economica sfavorevole che da tempo colpisce la nostra e molte altre nazioni europee sta avendo risvolti non solo sui tagli alle spese di ogni famiglia, ma anche sulla formazione scolastica. Infatti, negli ultimi anni si registra un boom di iscrizioni agli istituti professionali (dal 2004 al 2012 gli iscritti sono passati da 25mila a 240, recitano fonti del Ministero dell’Istruzione), mentre i licei stanno avendo un calo vertiginoso delle iscrizioni, resta costante nei numeri solo quello linguistico. Tra gli istituti professionali si sta affermando sempre di più l’alberghiero: il mondo della cucina sta attirando sempre di più l’attenzione della popolazione. Lo dimostra il fatto che in vetta alle classifiche dei libri venduti ci sono i libri di cucina e le trasmissioni televisive di cucina registrano sempre più spesso audience molto alti. La passione per i fornelli sta contagiando anche i giovani.

Secondo un articolo de “La Nazione” dei giorni scorsi, due teenager su dieci sognano di diventare chef e ben il 70% dei giovani del nostro Paese guardano i programmi tv di cucina. La gioventù di oggi corre sempre più in massa a iscriversi all’alberghiero non solo per passione, ma anche perché dopo questa scuola trovare lavoro nel campo della ristorazione, sia in Italia che all’estero, non sembra un’impresa ardua: in alcuni alberghieri addirittura si hanno contatti con il mondo del lavoro ancora prima della fine degli studi attraverso stage formativi presso aziende e ristoranti. Inoltre, è bene ricordare come l’alberghiero permette comunque di accedere alle facoltà universitarie. Ma c’è anche un aspetto in più che spinge i giovani nella corsa ai fornelli: il risvolto economico. Infatti, un secondo chef può arrivare a guadagnare anche quattromila euro netti al mese, mentre uno chef executive fino a settemila. Per il primo impiego, il semplice operaio di cucina, deve accontentarsi di 900 euro, che comunque non è tutto sommato così poco.

Finalmente, come ha avuto modo di affermare uno dei protagonisti del programma tv “Masterchef”, Carlo Cracco, negli ultimi anni la ristorazione in Italia è cresciuta tantissimo, anche se il popolo italiano non è ancora capace di difendere fino in fondo le proprie eccellenze; sarebbe necessaria un’ ulteriore valorizzazione del nostro “food and beverage”.