Il 25 aprile a Verona l'Arena diventa di Pace e disarmo

di Katia Tulipano

Nella giornata in cui si celebra la liberazione dal nazi-fascismo l’anfiteatro veronese ospiterà il raduno del popolo della nonviolenza. (Katia Tulipano)

arena_di_pace_e_disarmo Con lo slogan “La resistenza oggi si chiama non violenza, la liberazione oggi si chiama disarmo” persone, associazioni, l’intero movimento pacifista e nonviolento, laico e religioso, della solidarietà e del volontariato si riunirà per confrontarsi e reagire con le proposte della nonviolenza all’emergenza politica, sociale e democratica che attraversa il nostro Paese.

L’iniziativa, promossa da un lungo elenco di reti, organismi, fondazioni, media, centri studi e organizzata dall’associazione “Arena di Pace e disarmo”, vuole far appello alla classe politica affinché sostenga un programma di non violenza attiva, ma anche a tutti i partecipanti di assumere una maggiore responsabilità nel percorso di costruzione di una politica del disarmo.

“E’ fondamentale per tutti, credenti e non, la scelta della nonviolenza attiva vissuta in tutte le sue dimensioni. E’ questa la vera rivoluzione che attende l’umanità!” afferma Alex Zanotellli (missionario comboniano).

Con i colori dell’arcobaleno delle bandiere della pace a fare da sfondo, tra mostre fotografiche e pittoriche, accompagnati dalle note di tanti musicisti, il popolo della nonviolenza rilancerà con forza i temi della Difesa popolare non violenta, dei corpi Civili di Pace, la campagna contro le banche armate, la smilitarizzazione dei territori ed rilancio del servizio civile.

La politica del disarmo e per il disarmo a vantaggio di maggiori investimenti per la pace è una delle direttrici dell’azione del movimento per la Pace.

“Le enormi spese impiegate per mantenere la difesa armata nel nostro Paese, sono sottratte direttamente ai diritti essenziali della nostra vita dunque le armi anche se non utilizzate stanno già uccidendo e togliendo il futuro alle nuove generazioni” sottolineano gli organizzatori, che aggiungono: “Ciò che ci minaccia non sono eserciti stranieri, ma povertà disoccupazione, consumo del territorio, variazioni climatiche. Bisogna ripensare quindi il concetto di ‘Difesa’ che per la Costituzione è un sacro dovere di ogni cittadino”.

“Vogliamo rilanciare l’Arena di pace e disarmo 2014 come grido – aggiunge Zanotelli - come protesta contro la guerra che è ritornata ad essere un fatto normale come lo è stata nel XX secolo” afferma Zanotelli.

ServizioCivileMagazine ci sarà. Attenderemo il grande evento con uno speciale: “Arena di pace e disarmo 2014”. Interviste, foto, testimonianze e tanto altro per raccontare il popolo della nonviolenza e le sue ragioni.

Quindi “In piedi costruttori di pace”, come gridava Don Tonino Bello 25 anni fa a migliaia di donne e uomini accorsi all’Arena per manifestare contro l’assurdità della guerra. In marcia verso Verona!

Per tutte le informazioni visita il sito www.arenapacedisarmo.org.