Bonomo e Bresso: "Il Servizio civile come antidoto ai movimenti antieuropeisti e alla disoccupazione giovanile"

di Katia Tulipano

Le dichiarazioni dell’on. Bonomo e della Vicepresidente del comitato delle Regioni Europee, Mercedes Bresso intervenute all’incontro sul servizio civile europeo che si è svolto ieri a Torino. (Katia Tulipano)

europa1 "Siamo convinti che per combattere i populismi antieuropeisti sia necessario rilanciare l'azione dell' Unione Europea sul processo di unificazione politica, partendo dalle giovani generazioni. Così come il progetto Erasmus o come la più recente Youth Guarantee, anche il servizio Civile Italiano può essere promosso a livello europeo”. Ad affermarlo l’On. Francesca Bonomo (PD) e Mercedes Bresso, Vicepresidente del comitato delle Regioni Europee, candidata al Parlamento Europeo intervenute ieri a Torino all’incontro organizzato da Cnesc (Conferenza nazionale enti servizio civile) e Tesc (Tavolo enti servizio civile) e Vita dal titolo “Verso un servizio civile europeo”.

“Siamo convinti che questo strumento di difesa non armata e non violenta della patria, finalizzato alla creazione di una coscienza sociale condivisa, volta alla difesa del bene comune e alla cittadinanza attiva sia un ottimo antidoto ai movimenti antieuropeisti e alla disoccupazione giovanile” spiegano la Bonomo e la Bresso.

L’On. Bonomo e la Vicepresidente del comitato delle Regioni Europee vedono nel servizio civile europeo un fondamentale strumento di costruzione della cittadinanza europea. “La Germania e la Francia, riconoscendo l'importante ruolo di questo strumento, lo hanno già importato anche nei loro paesi, dimostrando che anche l'Italia può esprimere eccellenti strumenti che possono essere condivisi a livello europeo, incrementato lo scambio di buone prassi, che consentono di migliorare la vita di tutti i cittadini dell'Unione Europea. Solo così – spiegano la Bonomo e la Bresso - si può far comprendere che le istituzioni europee sono al servizio dei cittadini e che il sogno di vivere in una comunità di uomini e donne che possono muoversi liberamente all'interno di un grande continente, avendo le stesso opportunità ovunque si scelga di vivere in pace e libertà, va presidiato e difeso oggi come ieri, e ancor di più domani".