Lavoro, Nappi: “Abbiamo trasformato la politica di improvvisazione in politica di programmazione”

di Angela Capasso

Intervista a Severino Nappi, Assessore al Lavoro, Formazione e Orientamento della Regione Campania intervenuto all’apertura dell’Amesci International Meeting. (Angela Capasso

severino_nappi A Città della Scienza tre giorni di confronto tra giovani ed istituzioni sulle politiche giovanile. Cosa ne pensa?
Credo che l’idea dell’uomo solo al comando senza sapere cosa ne pensa la gente dei giovani è profondamente sbagliato. Per costruire il cambiamento è necessario fare rete e motivare. Mettere in contatto i giovani con le istituzioni è una grande opportunità sia per i ragazzi che per chi viene qui ad ascoltare ed ha idee e suggerimenti. L’obiettivo di questa tre giorni deve essere quello di condividere proposte, dando entusiasmo e trasmettendo interesse. Sarà questa la chiave di successo dell’evento e di chi ne è partecipe.

“Garanzia giovani”: a che punto siamo?
Il programma si sta muovendo in una direzione che per la prima volta fotografa quello che è accaduto nella storia del Paese. Si è fatta un po’ di confusione all’inizio immaginando che “Garanzia giovani” fosse un “postificio”, ma non è così. Non ci sono un milione di posti di lavoro chiusi in un cassetto per i ragazzi dai 15 ai 29 anni, ma c’è un bisogno generale per il Paese di avere un sistema pubblico e privato insieme che accompagni verso la ricerca del lavoro. Ed ecco perché in questo contesto hanno un ruolo fondamentale le due misure del tirocinio e servizio civile. In Campania questo strumento è stato fortemente valorizzato per offrire un’opportunità ai giovani di entrare in contatto con un mondo, quello del volontariato, in cui si contribuisce a realizzare qualcosa di utile per la collettività in un contesto che è nei fatti lavorativo, aiutando in questo modo i ragazzi a conoscere dall’interno il mondo del lavoro, le opportunità e le regole da rispettare se si vuole avere uno spazio in una società complessa come la nostra.

Nel futuro dei giovani campani cosa c’è in serbo in materia di formazione e lavoro?
Abbiamo trasformato in questi anni la politica di improvvisazione in politica di programmazione. Dopo una stagione di sacrifici, è arrivata finalmente quella della crescita del nostro territorio. Con il piano per il lavoro della Regione Campania abbiamo creato le regole di funzionamento del mercato e messo in piedi degli strumenti che ora sono diventati nazionali. I giovani saranno i protagonisti delle misure della nostra amministrazione regionale e anche del futuro, perché su questo ci giochiamo la partita della nostra terra.