Borrelli (FNSC): “Grave la scelta di alcune regioni di non spendere i fondi disponibili: opportunità negata per 3.510 giovani”

di Redazione

A seguito dell’integrazione del bando ordinario di servizio civile nazionale che ha previsto l’avvio di ulteriori 1.406 giovani nel 2015, il Forum Nazionale Servizio Civile denuncia il mancato utilizzo della totalità dei fondi resi disponibili con la legge di stabilità 2014. (Redazione)

11133781_10153773678249778_4632485328376327341_n “Siamo davanti ad un’Italia a due velocità. La differenza oggi non è tra il nord e il mezzogiorno, ma tra un Governo che investe nel servizio civile e alcune Regioni che congelano i fondi e precludendo l’opportunità ai giovani” a denunciarlo è Enrico Maria Borrelli, presidente di Amesci e del Forum Nazionale Servizio Civile.

“Gli sforzi fatti in legge di stabilità da Governo e Parlamento per ridare ossigeno al servizio civile sono stati enormi e frutto di un lavoro che ha visto gli enti e i volontari in prima fila per questa battaglia. L’obiettivo non era certo quello di far arrivare questi fondi nelle casse delle regioni affinché non li utilizzassero, ma di creare maggiori opportunità per i giovani, tutti i giovani del nostro Paese” spiega Borrelli. “Crediamo che in un momento di profonda crisi come quello attuale negare a migliaia di ragazze e ragazzi italiani un’opportunità di crescita e di formazione è politicamente incomprensibile. E ingiustificabile agli occhi dei giovani” afferma il Presidente di Amesci e del FNSC. “Per questo motivo denunciamo la scelta di alcune regioni di non aver consentito al Dipartimento della Gioventù e del SCN di utilizzare i fondi eccedenti in favore di altre regioni, come Campania e Sicilia, che hanno progetti idonei ad essere avviati ma privi delle risorse necessarie a finanziarli” dichiara il Presidente.

“I numeri aiutano a comprendere la gravità della situazione. Con la legge di stabilità sono stati aumentati i fondi al servizio civile di ulteriori 50 milioni di euro, passando dai 65 milioni previsti a 115” precisa Borrelli. “I 4.556 posti che non potranno essere attivati a causa della scelta di alcune regioni di non renderli disponibili per quelle regioni dove ve ne fosse reale bisogno equivalgono a circa 25 milioni di euro non spesi. Il 50% dello sforzo operato dal Governo, su sollecitazione di enti e giovani, è stato reso vano” spiega il Presidente. “Grazie all’atteggiamento virtuoso della Liguria e della Val D’Aosta che hanno messo a disposizione di altre regioni la totalità delle proprie risorse eccedenti e della Calabria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Toscana che ne hanno rimesso in circolo solo una parte, il Bando 2015 è stato integrato di 1.046 volontari. Mancano all’appello altri 3.510 posti ancora finanziabili, per un totale di circa 19 milioni di euro congelati” stigmatizza Borrelli.

“Chiediamo al premier Matteo Renzi, al Ministro Poletti e al Sottosegretario Bobba di tutelare l’unicità di questo strumento e di prevedere per il futuro meccanismi di ripartizione dei fondi tra le regioni che dia la priorità ai giovani. Ovunque essi risiedano in Italia” conclude il Presidente.