Riforma: la soddisfazione del Forum Terzo Settore

di Ciro Antignani

E’ stato votato ieri, in via definitiva, alla Camera dei Deputati il disegno di legge Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. (Redazione) 

forum terzo settore

 “Siamo molto soddisfatti di essere giunti al termine di questo lungo processo cominciato due anni fa e largamente atteso e voluto dal nostro mondo” a dichiararlo è Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore all’immediata approvazione della legge. “Il testo che l’Aula della Camera ha approvato – continua Barbieri - segna un risultato positivo e molto importante per le migliaia di organizzazioni, associazioni, imprese e cooperative che costituiscono il terzo settore perché ne definisce anzitutto natura, ambiti di azione, finalità e confini, consegnandoci una definizione giuridica chiara e unitaria, finora assente. Il testo licenziato è più equilibrato di quello proposto ad inizio percorso, nel quale prevaleva un forte sbilanciamento a favore degli aspetti economici, e a svantaggio della vera essenza del terzo settore: luogo e spazio di aggregazione e partecipazione per milioni di cittadini attivi e bacino di solidarietà, civismo e coesione”.

Secondo Barbieri “molti gli aspetti positivi: dal tentativo di superare l’innata frammentazione del terzo settore attraverso il riordino e la revisione organica delle diverse discipline esistenti in un unico Codice del terzo settore, all’istituzione di un registro nazionale unico – passaggio necessario a contribuire alla trasparenza di questo mondo -, alla revisione delle misure di agevolazione fiscale, al riordino in materia di servizio civile, alla scelta di un’unica sede di rappresentanza istituzionale come il Consiglio nazionale, purché preveda un coinvolgimento degli organismi di rappresentanza del terzo settore. Ulteriore aspetto di  apprezzamento è che le politiche di governo, promozione e indirizzo siano in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.”

“La Riforma chiarisce anche quali siano i compiti e ruoli affidati ai Centri di Servizio per il Volontariato e adotta il principio della “porta aperta” per quanto riguarda la base sociale. Bene che i CSV dovranno accreditarsi ed essere assoggettati a verifica periodica del mantenimento dei requisiti, anche sotto il profilo della qualità dei servizi dagli stessi erogati. Ben equilibrato il punto cui si è arrivati sull’impresa sociale.