Stati Generali Erasmus: in Campidoglio il Primo Consiglio italiano

di Feliciana Farnese

A Roma il Primo consiglio generale degli studenti e degli ex studenti italiani che hanno partecipato ad Erasmus

stati

Oggi la Sala della Protomoteca in Campidoglio ha ospitato gli “Stati Generali della Generazione Erasmus”, la prima occasione di ascolto, dibattito e raccolta di pareri di giovani che hanno preso parte al programma.

L’iniziativa, rientra nell’ambito delle celebrazioni dei trent’anni del programma Erasmus, è stata organizzata dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, dall’Erasmus Student Network Italia e da garagErasmus in collaborazione con il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio, il Miur e l’Unione Europea. 200 tra studenti ed ex studenti Erasamus sono stati impegnati in una giornata di lavoro dedicata ai temi di interesse per l’Europa dei giovani, facendo leva sulla loro esperienza di mobilità quale momento fondamentale per la formazione e lo sviluppo della cittadinanza europea. Il processo avrà il suo momento principale nella restituzione ai decisori politici italiani ed europei in un documento finale chiamato “Carta Generazione Erasmus” al Festival d’Europa del prossimo 9 maggio.

"Lavoreremo per dare un'accelerata al progetto Erasmus, oggi riservato solo all'1,2% della popolazione giovanile interessata. Le risorse sono state già incrementate, ma ancora di più faremo per far sì che aumentino le possibilità di partecipazione. Dobbiamo lavorare per creare realmente una situazione di pari opportunità nell'accesso alla cultura. E' un impegno che anche noi facciamo nostro come Governo, e' un impegno che chiediamo all'Europa di sostenere". A dirlo la Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in apertura degli Stati generali.

L'Erasmus, ha osservato Fedeli, "dice no alle barriere, no ai muri, sì a costruire insieme un'Europa di civiltà e di pace. Ragazzi e ragazze di diversi paesi che studiano insieme, vivono insieme, discutono significa esattamente l'opposto di paesi che costruiscono muri e rifiutano la capacità di convivere tra le diversità.” La Ministra dell'Istruzione al termine del suo intervento introduttivo si è commossa ricordando le sette ragazze italiane che stavano facendo l'Erasmus in Spagna, morte in un incidente stradale il 20 marzo scorso mentre viaggiavano in bus da Valencia a Barcellona.

"Il progetto Erasmus è la più grande storia di successo dell'Europa, che non fa l'Europa ma gli europei. Il progetto in 30 anni è cresciuto, ma va rafforzato di più: il primo anno vi hanno partecipato circa 3000 ragazzi, in 30 anni sono stati oltre 4 milioni. La proposta del Governo italiano è moltiplicare le risorse dell'Erasmus per 10 per fare in modo che nei prossimi 30 anni siano 30 milioni i ragazzi ad aver fatto questa esperienza". Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, nel suo intervento. L'Erasmus, ha aggiunto, "servirà anche a far uscire l'Europa da uno status quo, altrimenti ci sarà più disintegrazione".

Nel suo intervento appassionato, l'eurodeputata Silvia Costa, già Presidente della Commissione Cultura e Istruzione, ha definito Erasmus “un fortissimo acceleratore di educazione in Europa” rilevando tuttavia un difetto della narrazione e nella comunicazione ai giovani di questo "Programma di successo". La parlamentare europea ha plaudito al progetto del Corpo europei di Solidarietà, lanciato dall’Europa lo scorso dicembre, quale strumento di potenziamento della cittadinanza europea delle giovani generazioni, sottolineando, tuttavia, che il nuovo programma non dovrà attingere ai fondi dell'Europa destinati ad Erasmus.

 

Foto: Agenzia Dire