Tra studio e amori ha cambiato la vita di 9 milioni di giovani.

Si svolgerà oggi, nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo, l’evento ufficiale europeo per le celebrazioni del 30° anniversario del Programma Erasmus dal titolo “Da Erasmus a ErasmusPlus, 30 anni di successi!”.

Il programma della giornata prevede la premiazione della Generazione Erasmus che ha raggiunto il traguardo di 9 milioni di partecipanti, il lancio di una applicazione Erasmus+ e una mostra dedicata alla storia, all’impatto e ai successi del programma

Interverranno Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo, Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, Tibor Navracsics, Commissario europeo per Educazione, Cultura, Giovani e Sport e Petra Kammerevert, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo.

Insieme ai rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo, ci saranno rappresentanti di tutte le Agenzie Nazionali Erasmus+, i beneficiari di tutti i Paesi che partecipano al programma e tanti giovani per festeggiare i risultati ottenuti finora e mettere le basi del futuro di Erasmus+, dopo il 2020.

“In qualità di rappresentate dell’Agenzia Nazionale per i Giovani sono orgoglioso ed onorato di esser presente ad un appuntamento internazionale così importante - dichiara Giacomo D’Arrigo direttore generale Ang – un’occasione di festa di migliaia di giovani, non solo studenti, che in questi anni hanno partecipato anche al capitolo meno noto del programma (Gioventù) ma che oggi ne rappresenta un Plus. Infatti Erasmus è un programma che ha subito negli anni importanti evoluzioni che hanno portato anche alla nascita di strumenti inclusivi e rivolti ai giovani con minori opportunità, come il Servizio Volontario Europeo. Sono infatti oltre 100 mila i giovani che negli anni sono stati coinvolti in attività di scambi o volontariato favorendo così una crescita inclusiva e partecipata dell’Europa. Sono contento quindi di essere qui a ricordare anche questo importante successo che ha portato ad implementare strumenti quali Erasmus+ ed il neonato Corpo Europeo di Solidarietà”.