Legge bavaglio. C'era una volta la libera opinione pubblica ...

di Giuseppina Ascione
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Secondo il nuovo testo le intercettazioni saranno possibili ma con alcune limitazioni. Cosa ne pensano i giovani? (Giuseppina Ascione)

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La cosiddetta "legge bavaglio", ha superato l'esame del Senato e si avvia ad essere valutata anche dalla Camera dei Deputati. La criticata legge, che limita l'utilizzo delle intercettazioni, sta mobilitando l'opinione pubblica, la magistratura e gli organi di stampa, che presto potrebbero vedere limitata la possibilità di informare i cittadini circa le indagini dei più importanti processi che riguardano i politici, i grandi appalti pubblici, le mafie, ecc.

Se da un lato ci si vuole ammantare dietro la scusa della salvaguardia della privacy, dall'altro è impossibile non pensare a quanti processi siano stati risolti proprio grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, addirittura in alcuni casi, senza le intercettazioni, alcuni provvedimenti giudiziari non avrebbero mai avuto inizio. Uno su tutti il processo per l'omicidio di Annalisa Durante, la quattordicenne uccisa in uno scontro tra camorristi in un quartiere di Napoli, Forcella, dove l'omertà regna sovrana, e il cui nome dell'assassino, Salvatore Giuliano, fu pronunciato solo dalle amiche della ragazza in un colloquio privato nei corridoi della questura, eppure il governo sembra dare priorità ad altro.

Nonostante le molteplici campagne portate avanti da giornali e tv, la politica sembra sorda a tali appelli continuando dritta per la sua strada, nella ferma convinzione che a causa di "imprudenti" magistrati, la vita privata di personaggi noti è finita per giorni e giorni sui giornali, rovinando la reputazione di troppe "rispettabili" personalità.

Secondo il testo approvato le intercettazioni saranno possibili per delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell'ergastolo o la reclusione superiore a cinque anni, per i delitti contro la Pubblica amministrazione, per quelli riguardanti la droga, il contrabbando, le armi e gli esplosivi, l'ingiuria, la minaccia, l'usura, l'insider trading, l'aggiotaggio, la molestia anche telefonica, la diffusione di materiale pedopornografico.

Le intercettazioni saranno autorizzate solo in presenza di evidenti indizi di colpevolezza e potranno durare al massimo 60 giorni, prorogabili al massimo per settantadue ore alla volta; le intercettazioni ambientali saranno consentite solo laddove sono disposte si stia svolgendo l'attività criminosa. Le telefonate e i relativi verbali saranno custodite in un archivio presso la Procura.

A tale proposito abbiamo voluto fare un'indagine tra i giovani e, in pieno stile serviziocivilemagazine, capire cosa le nuove generazioni pensano, di un provvedimento legge che potrebbe stravolgere il modo di fare notizia nel nostro paese, un provvedimento che da più parti ha fatto richiamare all'anticostituzionalità e alla violazione della democrazia e che, anche tra i più giovani, sta facendo nascere parecchi punti di domanda.

E se Gianluca,24 anni-Napoli, si tiene su una posizione moderata, affermando che "è giusto che si trovi una soluzione che consenta di pubblicare informazioni di reale utilità per l'opinione pubblica, e non stupidi gossip volti solo a sbeffeggiare determinati personaggi, ma forse bisognava prima capire come certi verbali finiscono sulle scrivanie delle redazioni.

E' ovvio anche questa proposta di legge potrebbe essere migliorata, ma è anche vero che molti italiani non ne possono più di quotidiani sempre più simili a riviste scandalistiche", Francesco, 30 anni - Cosenza, è più drastico e dice "grazie a questa legge, i criminali saranno tutelati senza aver firmato alcun modulo sul rispetto della privacy!

La libertà di informazione e gli "appigli" degli investigatori per individuare e punire i colpevoli saranno sempre meno... per come è strutturata la legge nessun politico o mafioso potrà più essere intercettato: occorreranno indizi di reato sufficienti per richiedere un'intercettazione telefonica o visiva o tabulare e indizi di reato gravi per tutti gli altri crimini. Inoltre pare che le utenze per essere controllato dovranno essere intestate a soggetti indagati, conoscete un politico che abbia intestato personalmente delle utenze?

Per quanto riguarda le autorizzazioni... si ingolferanno i tribunali! Bastava solo un codice di autoregolamentazione, ma in Italia si devono fare sempre le cose in grande! C'è però un lato positivo... si creeranno nuovi posti di lavoro dovrà pur nascere un ufficio di "censura, supervisione e controllo". 

Non resta quindi, che sperare che il procedimento di approvazione venga rallentato e che la politica si ravveda, considerando questa legge un ostacolo alla giustizia, e una privazione del diritto di informazione per i cittadini italiani.