Riforma Terzo Settore, approvato decreto correttivo sull’Impresa Sociale. Fiaschi: “Contribuirà ad aprire una nuova stagione”

di Giuseppe Meccariello

Un altro passo verso la riforma. Oggi il Senato dice sì anche alla proroga del termine per l’esercizio della delega

senato repubblica

Oggi il Senato ha votato a favore del DDL n°604, che apporta una modifica all’Art. 1 della legge 6 giugno 2016, n. 106, prorogando da dodici a sedici mesi il termine per l’esercizio della delega per la riforma. Un provvedimento importante, approvato con 209 voti favorevoli e 50 contrari, perché allungherà i tempi utili a perfezionare il lavoro in atto sulla Riforma. È atteso, ora, l’esame della Camera dei deputati.

Intanto, il 17 luglio sono state approvate dal Consiglio dei Ministri alcune disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112, relativo alla revisione della disciplina in materia di impresa sociale, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio. Tra le novità previste, l’introduzione di un limite temporale di 24 mesi ai fini del computo della quota di lavoratori definiti “molto svantaggiati”, interventi correttivi sul versante fiscale (il ristorno ai soci, ad esempio, non sarà più considerato distribuzione degli utili) e l’ampliamento del termine entro il quale le imprese sociali già costituite devono adeguarsi alla nuova disciplina da 12 a 18 mesi.

“Apprendiamo con soddisfazione la notizia dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto correttivo sull’impresa sociale: a pochissimi giorni dal termine ultimo per apportare al testo le necessarie modifiche, tiriamo un sospiro di sollievo per questo tassello fondamentale che si aggiunge al completamento della riforma del Terzo settore” ha dichiarato Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore, che ha definito l’Impresa Sociale una “soluzione, unica nel suo genere, per la costruzione di partenariati tra diversi soggetti, mettendo l’economia al servizio della comunità”.

Le novità introdotte contribuiranno, per la Fiaschi, a sollevare “le tante realtà di Terzo settore interessate dalle preoccupazioni riguardo, ad esempio, la scadenza per apportare le modifiche agli statuti, ora prorogata al 20 gennaio 2019, e diversi aspetti fiscali, inizialmente penalizzanti”.

In conclusione del discorso, la portavoce del Forum ha espresso la necessità di adottare nei tempi previsti “un primo correttivo del Codice del Terzo settore, che preveda, tra l’altro, la proroga dei termini per la modifica degli statuti degli enti. Misura, questa, che si rivela necessaria in quanto ad oggi non ci sono ancora le condizioni per prendere decisioni rispetto a quale modello statutario adottare”.