Giovani 2.0, il 95% degli under 30 si informa online

di Giuseppe Meccariello
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Questi i dati riportati dai sondaggi Demopolis: cresce del 40% il numero di giovani che si informa principalmente su Internet. Residuali e secondari i quotidiani su carta stampata

mariogiuseppefrancese

Informazioni immediate, facilmente fruibili, e soprattutto non di parte: sembrano queste le ragioni per le quali la stragrande maggioranza dei giovani under 30 predilige riviste online e siti di informazione rispetto al classico quotidiano stampato. Un dato significativo, se si considera che negli ultimi dieci anni si è registrata una crescita del 44%. L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis per l’Ordine dei Giornalisti, in occasione della ventiduesima edizione del Premio Mario e Giuseppe Francese.

Tra gli altri dati emersi, si evidenzia che il 60% dei giovani è sempre connesso ad internet e che il 63% usa i social come strumento di informazione, quasi il 50% in più rispetto al 2009. Ai trend positivi registrati se ne affianca un altro, inevitabilmente negativo: la fruizione dei telegiornali e dei programmi televisivi di informazione scende dal 76% al 66%. Solo residuale, per questa fascia di età, il peso della carta stampata.

“La centralità delle Rete - ha confermato il direttore di Demopolis Pietro Vento - incide in modo significativo sulle modalità d'informazione delle nuove generazioni: il 75% entra in contatto con l'attualità attraverso siti web, portali e testate online. Considerato il contesto, i telegiornali, nazionali e locali, e i programmi d'informazione in tv tengono le posizioni”. (ANSA)

Perché i quotidiani hanno perso il loro appeal nei confronti della generazione dei millennials? È presto detto. I due terzi dei ragazzi intervistati hanno denunciato la faziosità dell’informazione politica, il 56% la scarsa obiettività di alcune delle più importanti testate italiane, e il 48% la superficialità di molti articoli di giornale. Meglio l’informazione smart, soprattutto se tratta di cronaca locale: il primato delle news più cliccate va, infatti, a quelle “cittadine”.

Del rapporto tra le nuove generazioni e i media in Italia si continuerà a parlare il 26 gennaio a Palermo, all’interno della rassegna dedicata a Mario e Giuseppe Francese, in occasione del quarantennale dall’omicidio del primo, avvenuto per mano della criminalità organizzata. E a proposito di Mafia, è importante sottolineare come uno tra i generi di giornalismo più apprezzati dai giovani sia proprio quello d’inchiesta.

“Il 70% dei giovani – ha concluso Vento - si dichiara interessato al giornalismo d'inchiesta e di denuncia. Le nuove generazioni lo vorrebbero più presente sui media italiani”.