Padova Capitale europea del Volontariato: al via il percorso che durerà tre anni

di Redazione
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Oggi la firma della convenzione tra Centro Europeo del Volontariato e Comune di Padova

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Questa sera alle ore 18.00, nello storico Caffè Pedrocchi, il Comune di Padova e il Centro europeo per il Volontariato firmeranno la convenzione che renderà la città veneta protagonista del mondo della Solidarietà e del Terzo Settore. Alle ore 20.30, i rappresentanti istituzionali e delle categorie economiche del territorio apriranno un confronto per gettare le basi per lo sviluppo del progetto.

Per Emanuele Alecci, Presidente del Centro di Servizio per il volontariato locale, il triennio 2019-2021 sarà “l’occasione per ridefinire i caratteri dello stare assieme nelle comunità e disegnare lo scenario futuro coinvolgendo attivamente tutti gli attori sociali”. “Avere Padova come capitale europea del volontariato rappresenta per l’Italia un motivo di orgoglio” continua “e certifica una storica vocazione all’impegno sociale del nostro Paese. Il titolo capitale porta con sé anche la responsabilità di essere guida e vetrina”.

La fonte di ispirazione primaria per il progetto è costituita dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Secondo quanto dichiarato da Alecci, sono state individuate sette macro-aree di approfondimento sui cui si concentrerà il suddetto programma: Povertà e nuove emarginazioni; Salute e benessere; Cultura e istruzione; Tecnologia e innovazione; Ambiente e urbanistica; Economia e sviluppo sostenibile; Pace e diritti umani.

I tavoli di lavoro nelle varie aree partiranno questa primavera e saranno composti da rappresentanti locali e nazionali del terzo settore, delle istituzioni, delle imprese, di università, ricerca e agenzie formative, delle organizzazioni sindacali e dei media. Obiettivo degli incontri sarà trovare  proposte concrete di azioni da avviare a partire dal 2020, anno in cui la città sarà ufficialmente proclamata capitale europea del volontariato. Le categorie più “fragili” della popolazione verranno coinvolte in tutte le aree,  poiché “la volontà è di trasformare le fragilità in risorse e di fare da subito pratica di inclusione”, come affermato dal Csv.

Tra le iniziative di maggior rilievo che si susseguiranno nel corso di quest’anno, la seconda edizione di “Solidaria” (il Festival del CSV Padova che si terrà dal 23 al 29 settembre, dedicato quest’anno al tema “Sconfinamenti”) e la presentazione del report del volontariato padovano a fine 2019. I 12 mesi del 2020 saranno densi di iniziative di ampio respiro, finalizzate anche alla promozione di scambi e progettualità a livello europeo. (Fonte: Redattore Sociale)