Lavoro, Deloitte: "Essere se stessi senza paura dei pregiudizi: una soluzione vincente"

di Redazione

L'azienda di revisione, parte delle cosiddette Big Four, ha preso parte alla Global Inclusion di Bologna, dove ha presentato una ricerca innovativa

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"Make an impact that matters”: questo è il titolo dell'intervento che la Deloitte ha fatto alla "Global Inclusion - Generazioni senza frontiere" di Bologna. L'evento, tenutosi mercoledi 11 settembre presso la sede della Fabbrica Italiana Contadina (FICO), è fondato sul tema dell'inclusione, declinato secondo diverse prospettive, dalla tecnologia alla sostenibilità, dalla cittadinanza globale all’innovazione e si rivolge a giovani, professionisti, studenti, talenti delle imprese, associazioni e istituzioni per condividere buone pratiche d’inclusione e promuovere un approccio creativo e positivo verso il futuro. Il Presidente del Comitato Global Inclusion Art. 3, Luigi Bobba (ex Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) ha notato, in effetti, come la manifestazione richiamasse gli obiettivi dell'Agenda Globale 2030. 

La ricerca Deloitte, che è stata active partner di questa prima edizione dell'evento, è perfettamente in linea con la mission dell'evento, nella sua analisi dei cosiddetti work innovative behaviours, comportamenti innovativi frutti della diversità cognitiva che costituisce la nuova frontiera dell’inclusione. "L’inclusione" per Deloitte può essere riassunta da una frase “I feel free and safe to be myself at work, without fear of embarassment or retaliation” (ovvero: "Mi sento al sicuro e libero di essere me stesso a lavro, senza temere eventuali ritorsioni o imbarazzo"), un invito a ciascuno ad essere se stessi e a esprimere il proprio punto di vista senza paura di pregiudizi, molestie o discriminazioni.

La strategia dell’inclusione si basa, secondo Delitte, su un approccio olistico della diversità che va oltre la dimensione demografica (genere – origine nel senso razza/etnia). Le ricerche condotte da Deloitte dimostrano, in effetti, che la diversità di pensiero è una fonte di creatività, contribuisce ad aumentare l’innovazione di circa il 20 percento, consentendo di individuare i rischi in modo più efficace, riducendoli fino al 30 percento, ma facilita anche l’implementazione delle decisioni prese creando buy-in e promuovendo rapporti di fiducia.

Inclusione e diversità compongono, per Deloitte, la semplice ma innovativa formula vincente per il welfare.

(Fonte: WeWelfare / Deloitte - Fonte foto: Global Inclusion)