Lavoro giovanile: dalla Commissione UE fondi per 22 miliardi

di Giuseppina Piccirillo
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Catalfo: “Fornire opportunità di lavoro ai nostri giovani è una delle priorità del Governo e con questo nuovo strumento avremo la possibilità di accelerare e rafforzare questo importante percorso”

commissione europea Offrire la possibilità ai giovani di sviluppare a pieno il proprio potenziale, attraverso corsi preparatori ad hoc, al fine di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro e tenendo in considerazione le competenze richieste dal mercato.

È su queste considerazioni che la Commissione UE ha deciso di realizzare un pacchetto di sostegno all’occupazione giovanile, stanziando fondi da 22 miliardi. Come evidenzia il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, l’iniziativa si propone di offrire soluzioni chiare e concrete per i giovani, che già faticano ad inserirsi nel mercato del lavoro, dandogli le opportunità professionali che meritano.

Dal potenziamento del programma Garanzia Giovani, che coinvolgerà giovani vulnerabili – cioè coloro i quali appartengono a minoranze etniche o affetti da disabilità - tra i 15 e i 29 anni, all’utilizzo di sistemi moderni che, adattati all’economia digitale e verde, possano facilitare l’istruzione e la formazione professionale: queste le principali misure contenute nel pacchetto sostegno all’occupazione giovanile che l’UE sta realizzando.

Soddisfatta del programma Youth Employment Support la ministra al Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Cafaldo che, in un post Facebook, spiega: << Più volte ho sottolineato la necessità di riformare l’attuale programma Garanzia Giovani, implementando non solo i percorsi di accrescimento delle esperienze, ma anche e soprattutto gli interventi orientati all’ingresso nel mercato del lavoro ed il nuovo pacchetto della Commissione UE in questa direzione – e continua - Fornire opportunità di lavoro ai nostri giovani è una delle priorità del Governo e con questo nuovo strumento avremo la possibilità di accelerare e rafforzare questo importante percorso>>

Infine, da Bruxelles definita anche un’agenda delle competenze che, oltre a sviluppare conoscenze professionali necessarie all'economia europea, fissa degli obiettivi: entro il 2025 dovrebbero essere svolte 540 milioni di attività di formazione, di cui 60 milioni per gli adulti con bassa qualifica e 40 milioni per i disoccupati. Il numero di adulti con competenze digitali di base dovrebbe aumentare fino a raggiungere i 230 milioni.

 

(Fonte: AgenSir\Ansa - Fonte foto: Internazionale)