Lavoro, su gli occupati post-lockdown ma la disoccupazione tra i giovani raggiunge il 31,1%

di Redazione

Cala l’inattività: in aumento le persone in cerca di lavoro. Tutti i dati nel report provvisorio dell'Istat

lavoro giovani

Il tasso di disoccupazione sale al 9,7% a luglio dal 9,3% di giugno. Si tratta del dato peggiore da settembre 2019, quando il dato si era attestato allo stesso livello. Lo comunica l'Istat, segnalando che tra i giovani il tasso tocca il 31,1% contro il 29,6% del mese precedente. In questo caso si tratta del livello più alto dal 31,5% di febbraio 2019. 

Lavoro, da febbraio persi 492.000 occupati

Da febbraio il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila. L'Istat sottolinea che in quattro mesi, il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio. In particolare, a luglio il numero degli occupati si è attestato a quota 22,811 milioni, contro i 23,283 milioni di febbraio. Il saldo negativo è dunque pari a 492.000 unità.

Le ripetute flessioni congiunturali registrate a partire da marzo 2020 hanno contribuito a una rilevante contrazione dell’occupazione rispetto al mese di luglio 2019 (-2,4% pari a -556.000 unità), che ha coinvolto uomini e donne di qualsiasi età, così come dipendenti (-317.000) e autonomi (-239.000); unica eccezione sono gli over 50 con un incremento di occupati (+153.000) che, tuttavia, è dovuto esclusivamente alla componente demografica. Il tasso di occupazione scende in un anno di 1,3 punti.

Lavoro, crescono occupati a luglio, +85.000 unità

Dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione torna a crescere a luglio mentre, a fronte del calo dell’inattività, prosegue l’aumento del numero di persone in cerca di lavoro. L'Istat, evidenza che l’aumento dell’occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85.000 unità) coinvolge le donne (+0,8% pari a +80.000), i dipendenti (+0,8% pari a +145.000) e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni; gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali). L’aumento consistente delle persone in cerca di lavoro (+5,8% pari a +134.000 unità) è diffuso per genere ed età. Il tasso di disoccupazione sale al 9,7% (+0,5 punti) e, tra i giovani, raggiunge il 31,1% (+1,5 punti). 

La rilevante diminuzione nel numero di inattivi (-1,6% pari a -224.000 unità) riguarda uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (‑0,6 punti). Il confronto tra il trimestre maggio-luglio 2020 e quello precedente (febbraio-aprile 2020) segnala comunque un livello di occupazione inferiore dell’1,2%, corrispondente a -286.000 unità. Nel trimestre crescono, invece, sia le persone in cerca di occupazione (+10,4% pari a +218.000), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3% pari a +39.000 unità).

A luglio il numero di ore pro capite effettivamente lavorate, calcolato sul complesso degli occupati, prosegue nella tendenza all’aumento. Il livello di luglio, pari a 33,1 ore, è solo di 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019. Per i dipendenti il gap rispetto a luglio 2019 è ancora più ridotto (-0,8 ore). Nell’arco dei dodici mesi, le persone in cerca di lavoro diminuiscono (-1,8%, pari a ‑44.000 unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +475.000). 

 

(Fonte articolo: Affari Italiani - fonte foto: Huffigton Post)