Scuola, Colao: "Valorizzare didattica digitale formando docenti e potenziando connessioni"

di Redazione

L'intervento del Ministro Colao nell'ambito dell'evento organizzato da Politecnico e Fondazione Cariplo.

vittorio colao Non buttare via la rampa di digitalizzazione che la pandemia ha dato, estendere le competenze dei docenti che vanno sostenuti e incoraggiati, non lasciare indietro il 10 per cento di studenti piu' fragili e rimasti indietro durante la didattica a distanza, migliorare il territorio italiano per quanto riguarda cablaggio e connessioni veloci. Questi, in sintesi, gli obiettivi da perseguire per quanto riguarda la didattica nel post Covid, illustrati dal ministro dell'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao durante l'evento "Innovazione didattica, i Big Data per disegnare la scuola di domani" organizzato a Milano da Politecnico e Fondazione Cariplo. "L'esperienza della pandemia - ha spiegato il ministro - ha dato una accelerazione del digitale nell'insegnamento non solo come metodo di raggiungere gli studenti, ma anche di insegnare. Devo dire che dopo una certa esitazione iniziale la cosa piu' bella e' proprio l'entusiasmo degli insegnanti. Ci sono ricerche che dicono che dal 44 per cento che si dichiarava non confidente sull'usare il digitale siamo passati al 5: indica un grande entusiasmo, se non un completo cambiamento, su cui dobbiamo capitalizzare. I docenti ci stanno dicendo che vogliono integrare le potenzialita' del digitale per creare una migliore comunita'. Il digitale e' uno strumento per rafforzare l'entusiasmo, usiamo questo strumento per migliorare l'attrattivita' del sistema. Dobbiamo dare coraggio e voglia di continuare a innovare in un mondo che non era molto innovativo."

Riguardo al rischio di esclusione dei soggetti piu' fragili, Colao ha pero' sottolineato che "due docenti su dieci ci dicono che circa meta' degli studenti non sono riusciti a partecipare completamente a questo grande cambiamento", un fenomeno, ha sottolineato il ministro, che non e' solo italiano, ma che secondo varie ricerche riguarda "circa il 10 per cento degli studenti in tutte le economie avanzate". Sull'uso dei fondi europei per le nuove forme di didattica, ha poi proseguito Colao, "noi vogliamo usare il pnrr per rafforzare le competenze.
Fondamentalmente per quanto riguarda il mio ministero abbiamo mezzo miliardo a disposizione e lo abbiamo diviso in tre iniziative: servizio civile digitale, prendere persone che vanno a insegnare a chi e' rimasto indietro come usare gli strumenti, solidarieta' intergenerazionale che e' molto importante. Seconda iniziativa e' il network di facilitazione digitale, che sono tremila punti sul territorio per formare due milioni di cittadini, un concetto diverso e molto importante per dare una fisicita'. Terzo e' il fondo per la repubblica digitale, fatto con Acri".
L'approccio, ha affermato il ministro, sara' di non essere ideologici, ma cercare iniziative particolarmente efficaci a colmare il gap digitale, e reinvestire su quelle che avranno successo. "C'e' poi tutto il tema delle connessioni - ha aggiunto Colao in chiusura del suo intervento -. Abbiamo un piano per estendere la connessione veloce a tutto il territorio. "Nessun borgo - ha concluso il ministro - puo' essere il posto dove qualcuno vuole lavorare se non ci sono buone scuole connesse: abbiamo chiuso il piano in questi giorni, ora una commissione dovra' valutare. Daremo per cinque o sei anni attivita' garantita con altissima banda a tutte le scuole italiane". 

 

(Fonte articolo: NOva - fonto: prima online)