"Il sognatore". Storia del ragazzo che diventò Pablo Neruda

di Anna Laudati

Quando la poesia diventa favola: ne il “Il Sognatore”, la scrittrice Pam Munoz Ryan e l’illustratore Peter Sis raccontano con parole e immagini la storia di un Neruda in erba. Un originale e commovente approccio per avvicinarsi tutti, adulti e ragazzi, ai versi di una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea . (Caterina Ferrara)

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Edito da Mondadori, esce in questi giorni nelle librerie “Il Sognatore”, un volume a quattro mani che nasce dalla penna di Pam Munoz Ryan e dal tratto di Peter Sis. Lei, californiana, è un’apprezzata autrice di romanzi per ragazzi e adulti con più di 25 libri già pubblicati. Lui, ha esordito inizialmente come regista conquistandosi subito l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e ha continuato la scalata al successo come illustratore, ricevendo autorevoli premi tra i quali la Boston Globe Horn Book Award, di cui è stato insignito quest’anno proprio per Il Sognatore.

Protagonista del libro è il giovane Neftalì Reyes, alias Pablo Neruda, il poeta cileno che ha incantato il mondo con la sua opera poetica e con il suo impegno politico. La storia si apre con Neftalì, vero nome del poeta, che, appena scolaretto, si ritrova alle prese con l’incompresa matematica e continua, poi, con l’apparizione della matrigna, la “Mamadre” come Neruda stesso la chiamava, attenta e premurosa e del padre ferroviere, severo e ostile.

Una ricostruzione fedele, quella della vita di Pablo bambino, una veridicità dovuta al modo stesso in cui gli autori hanno recuperato e amalgamato con la fantasia, gli elementi salienti dell’infanzia del poeta, tratti, più che dagli studi di storici e critici, direttamente dalla sua produzione in versi e prosa. I particolari delle sue vicende personali a partire dal tempo della fanciullezza, trascorsa a Temuco, emergono nel testo attraverso una scrittura delicata e pura. Un libro che sembra esso stesso frutto della mente di un bambino, per quanto è semplice la bellezza che ogni pagina e in ogni disegno emana.

Chiunque sia appassionato di un autore desidera sen’z altro ripercorrere la storia del suo idolo della carta e dell’inchiostro, scrivendone una biografia, ma quello che fanno Ryan e Sis ne Il Sognatore è molto di più. Essi si impadroniscono della poesia di Neruda per trasporla in una favola dei giorni nostri e di ogni tempo, una favola da leggere ai più piccoli e prima ancora a se stessi. L’atmosfera magica e suggestiva de Il Sognatore fa del racconto uno strumento per recuperare un genere letterario ultimamente trascurato e un originale e commovente approccio per avvicinarsi ai versi di una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea.

Neftalì riuscirà, nella favola come nella vita vera, a scegliere il proprio destino nonostante l’opposizione del padre e le ingiustizie subite. La poesia di Pablo Neruda è stata poesia del popolo, della natura, della gente comune, scritta nella lingua di tutti per essere vicina a chiunque e appartenere a ciascuno di noi. Cileno nel sangue, Neruda portava nel suo cuore la Spagna e l’Italia nelle quali per diverso tempo aveva soggiornato.

Poeta della terra, delle donne e di tutte le cose autentiche, si spense nel 1973 a Santiago, dopo una vita passata tra l’esilio, la carriera politica e le alte onorificenze ricevute, tra cui il Premio Nobel per la Letteratura, il Premio Lenin per la Pace, e una Laurea Honoris Causa in Filosofia e Lettere conferitagli dall’Università di Oxford. E’ straordinariamente curioso e piacevole che oggi, a 37 anni dalla sua morte, sia egli stesso il protagonista di una favola, lui che di favole ce ne ha fatte vivere tante quante le sue poesie.