Le librerie chiudono? Alcune camminano!

di Alessandro Etzi

Pulmini, bibliobus e altre idee. (Alessandro Etzi - @Alessandro_Etzi)

pianissimo L’editoria ogni giorno ci riserva notizie contrastanti, annunciando la propria morte e la conseguente resurrezione. Troppi libri, poca qualità, concorrenza di Internet e delle nuove piattaforme digitali, persone sempre più disabituate alla lettura, aumento dei fitti delle librerie: i potenziali assassini del libro sono numerosi.

A soffrire maggiormente sono le piccole librerie, quelle in cui potevi interloquire con un libraio, ricevere un consiglio, ordinare il libro, costruire un rapporto fiduciario. Reggono meglio l’onda d’urto i grandi nomi, ed in particolare quelli che operano prevalentemente on-line.

Eppure dal basso qualcuno ancora crede nel libro, inventandosi, o meglio re-inventando, le biblioteche ambulanti. Una tradizione relativamente antiquata, tipicamente anglosassone, che trova in Ian Sansom uno dei migliori narratori: i suoi romanzi incentrati su Israel Dixon, bibliotecario ambulante con ben altre ambizioni, sono un classico del genere. Eppure alcuni sviluppi interessanti arrivano dal Portogallo e da Israele.

Dal paese di Pessoa e Saramago nasce Tell a Story, un bibliobus che offre, per le strade di Lisbona, i libri tradotti dei suoi autori più importanti. Percorsi che cambiano ogni giorno, comunicazione delle postazioni tramite Facebook, turisti che possono conoscere il Portogallo anche attraverso gli occhi degli scrittori nazionali. Dominic, Joao e Francisco sono i tre giovani che hanno ideato Tell a Story, dando un senso nuovo al Bibliobus ed, a quanto dicono, stanno decidendo di raddoppiare il numero dei pulmini circolanti a causa del successo dell’iniziativa.

In Israele invece la biblioteca mobile ha raggiunto  la spiaggia nel periodo estivo, servendo libri freschi ai bagnanti e turisti di Tel Aviv,mentre in Italia si muove qualche altra iniziativa molto interessante, come Pianissimo, un furgone d’epoca che da agosto ha percorso le strade siciliane organizzando reading, incontri, avvicinando alla lettura persone normalmente meno attente e maggiormente escluse.

Vecchi e nuovi modi di fruire dei libri, di diffondere la cultura ed il piacere della lettura facendo (anche) business: i librai cercano nuove strade per sopravvivere alle regole del mercato, tracciando percorsi alternativi agli store on-line ed i grandi negozi.

(si ringrazia per la foto: pianissimolibrisullastrada.it)