Arrevuoto: giovani energie napoletane

di Francesco Gentile

da DireGiovani.it

arrevuoto1507_img.jpgCos'è il trambusto che tutti riconoscono in Napoli come fosse parte integrante della città? E' disordine radicato, voglia di vivere incontenibile, attese mai soddisfatte e diritti mal interpretati. Ma non solo. Il trambusto partenopeo è un flusso di continuo movimento, è un arrevuoto. Termine oscuro a chi non è napoletano ma sintesi di un'essenza, rivoltosa eppure silenziosa.

Oggi Arrevuoto è il nome di un progetto triennale dato ad eventi spettacolari legati da un ponte che li unisce nel tempo e nello spazio. Lo abbiamo scoperto noi stessi presenti all'anteprima dello spettacolo il primo aprile all'Auditorium di Scampìa, alla presenza anche del sindaco Rosa Russo Jervolino. Al Mercadante l'ha vissuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo hanno sentito anche lontano dalla città dove Arrevuoto è nato perché i moderni, rivoltosi burattini sono stati in tour in giro per l'Italia.
Sono tre diverse le messe in scena teatrali, divise per anno, che uniscono nel progetto del teatro stabile di Napoli la realtà dei giovani del centro della città con quelli della periferia. Tutti ragazzi che soffrono perché vivono fra rifiuti tossici e spazzatura, tra delinquenza e incertezze del futuro. Il progetto è stato realizzato in collaborazione tra il teatro stabile di Napoli, il Mercadante, le scuole medie "Carlo Levi" ed il liceo "Elsa Morante" di Scampìa, il liceo "Antonio Genovesi" nel centro storico ed il gruppo “Chi rom ...e chi no”. La preparazione allo spettacolo è stata pensata come una non-scuola, con le sue regole ed i suoi valori che si fonde e completa con l'educazione.
I ragazzi coinvolti sul palco sono cento. Sono dei pulcinella che affollano la scena costretti ad indossare delle tute bianche per proteggersi dagli inquinati che li circondano. All'improvviso, però, queste “teste di legno” si liberano dalle protezioni che li isolano dal mondo e gli impediscono di pensare: così inizia l'arrevuoto e non si ferma più.