Prendi l'arte e portala a casa. Tranquillo, è gratis!

di Anna Laudati

Si chiama “” ( Senza una specifica forma) ed è il titolo della nuova mostra ideata con opere dell’artista cubano Felix Gonzales Torres, allestita dal 16 gennaio al 25 aprile 2010 presso il Centro d’arte contemporanea Wiles di Bruxelles (di Bruna Caiazzo)

1261514162image_web.jpgLampadine, orologi, carta, caramelle: con questi oggetti di uso comune , che il visitatore può mettersi in tasca, si mette in mostra il cambiamento e si sfidano le convenzioni. State visitando un museo di arte contemporanea e vi trovate di fronte ad una montagna di caramelle, pile di fogli di carta o lampadine fulminate? Prendeteli, sono lì per voi. Perchè è soltanto grazie al vostro intervento che quelle installazioni, prenderanno vita e si completeranno.

Vere e proprie opere d’arte, la cui unicità e integrità viene messa radicalmente in questione, divenendo strumento per creare una relazione col pubblico che passa dal piacere fisico all’emotività, da una pratica gratificante ad una forma di socializzazione. Dietro queste opere c’è la mano di Felix Gonzales Torres ( 1957- 1996 ), artista americano di origina cubana, che ha fatto di esse un modo diverso e stravagante di rappresentazione del tempo che scorre, del suo divenire in trasformazione e cambiamento. Felix sosteneva che la società non era intorno all’uomo o all’artista, ma insita nell’uomo stesso: qualsiasi prodotto egli crei è espressione della società! Questa scelta è stata adoperata anche nei suoi lavori in modo che i visitatori, davanti ad una sua creazione, potessero riflettere, essere informati sui problemi che li circondavano e sulla società di cui erano parte. Egli non pretendeva con la sua arte di dare una soluzione ai problemi, ma semplicemente metterli davanti allo spettatore per non permettere che venissero dimenticati.

E’ questa la straordinarietà del lavoro di Gonzalez Torres: alludere a situazioni personali, attraverso immagini semplici, quotidiane, anche banali, ma di facile comprensione per tutti, e racchiudere in queste icone una miriade di significati. La stessa straordinarietà per cui è stato scelto, nel 2007, per rappresentare gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia. Oggi,il progetto presente al Wiles di Bruxwlles, proseguirà una sorta di tournee. La mostra, sarà infatti ospitata anche dalla Fondazione Beyler di Basilea e dal Museum fur Moderne Kunst di Francoforte. In suo ricordo, quello di un artista che amava cambiare, ogni settimana, la disposizione dei lavori; a stravolgere l’allestimento nel corso delle mostre saranno alcuni giovani artisti come Danh Vo, Carol Bove e Tino Sehgal.