Cultura. Patto tra Google e Governo. L'unione fa la forza, anzi...la cultura

di Anna Laudati

Stretto l'accordo tra il Ministero dei Beni Culturali e Google: confronto tra i giganti del sapere (di Claudia Gorgoglione)

google-insights-for-search-servizio.jpgÈ fatta, l'accordo tra il Ministero ed il più noto tra i motori di ricerca, Google, s'ha da fare. Per la prima volta l' enciclopedia più ricca in assoluto sigla un patto con un Governo e lo fa per una giusta causa. Certo è che il buon Dante mai e poi mai avrebbe immaginato dall'alto delle sue cantiche di ritrovare un giorno i suoi versi digitalizzati. Ebbene, questa presto sarà la realtà dei fatti. Il suddetto accordo, infatti, prevede la pubblicazione on line di testi parecchio datati (scritti per mano del Tasso, Ariosto, Petrarca, Manzoni e via discorrendo) fruibili gratuitamente. Se questo segnerà o meno la scomparsa degli affascinanti e pesanti tomi, chi può dirlo?

Ma sicuramente questa mossa agevolerà la lettura di alcuni dei pilastri che hanno fatto la storia della letteratura italiana. Tra le opere rare e rilevanti che la Biblioteca Nazionale di Firenze includerà nel progetto vi sono rare opere scientifiche del XVIII Secolo e dell’Illuminismo, opere letterarie del XIX Secolo che hanno creato il clima culturale che ha portato all’unità d’Italia, e opere illustrate e litografie di ogni epoca. "È un accordo che segna una pagina nuova per la cultura italiana - spiega il ministro Sandro Bondi - Stiamo cercando di unire il mondo della cultura a quello dell'impresa, alla capacità manageriale e alle nuove tecnologie.

Quello della biblioteca universale è sempre stato sogno dell'umanità: questa utopia ora diventa realtà"[...] L’Italia si pone così all’avanguardia in questo settore, con la convinzione di arricchire enormemente il patrimonio culturale disponibile gratuitamente nella rete e nel farlo si avvale di un partner tecnologico di primaria importanza. La speranza è che questo sia solo un punto di partenza e che presto molti altri volumi possano essere disponibili. In questo modo aiuteremo nel proprio lavoro le istituzioni preposte alla diffusione della cultura italiana nel mondo e avvicineremo ulteriormente alle proprie radici le giovani generazioni di italiani all’estero”.

Per restare in tema...ai posteri l'ardua sentenza.