Ulead, la community che permette ai ragazzi di scambiarsi opinioni e consulenze sul mondo dello studio e del lavoro

di Redazione

L’idea è di sei ragazzi palermitani che hanno creato una chat per confrontarsi sul mondo del lavoro e non solo

ulead

Nella chat di whatsapp parlano di tutto: dalla politica all’ambiente ai viaggi all’università al lavoro, ma non solo, Marco Scannavino, Riccardo Montesanto, Claudio Collodoro, Sergio Tilotta, Gabriele Favarò e Luca Rubino sei giovani palermitani tutti laureati e con tanti sogni nel cassetto, si sono resi conto che tra i problemi più frequenti denunciati da amici e conoscenti ci sono soprattutto quelli legati alle scelte universitarie e lavorative rese ancora più complicate dal grande marasma burocratico a cui un ragazzo che ha appena finito gli studi scolastici va incontro. Nasce così Ulead la community con la quale i sei ragazzi (l’età va dai 22 ai 27 anni) si impegnano giornalmente a dare una mano a chi ne ha bisogno. Come accedere all’Erasmus? Quali sono i possibili sbocchi lavorativi al termine dei corsi universitari? Come si compila un curriculum? Quanto è importante l’inglese oggi? Cosa possono fare i giovani per la salvaguardia dell’ambiente? Sono queste le domande più frequenti rivolte alla community Ulead.

Gabriele Favarò, 22 anni, laureato in Scienze Politiche a Bologna è attualmente impegnato in un master in Political Economy a Londra. L’anno prossimo partirà per la Cina; il suo obiettivo è quello di promuovere il marchio made in Italy e migliorare le esportazioni commerciali. A soli 22 anni, ha le idee chiare sul suo futuro, ma i quesiti posti dai suoi coetanei lui li ha dovuti risolvere qualche anno prima senza l’aiuto di nessuno ed è proprio questo il motivo principale per cui ha deciso di mettersi a disposizione di chi ne ha bisogno- “Tantissimi ragazzi – dice Gabriele, portavoce “ufficiale” del gruppo – ad esempio ci chiedono come si fa ad accedere all’Erasmus. Sembra una banalità, ma non sapete quante difficoltà burocratiche incontrano, così come molti non sanno che un curriculum deve essere compilato tenendo conto del destinatario”. “Se ad esempio – spiega Favarò – si vuole accedere a un master nel Regno Unito o cercare lavoro, è consigliabile compilare un curriculum schematico, con poche, ma basilari informazioni, senza immagini o colori, mentre in Francia conviene fare un curriculum più ampio e completo”. Delle volte essere studenti bravi e motivati non basta, occorre essere anche consapevoli. Per Gabriele e gli altri giovani viviamo in un momento nel quale più che lamentarci della mancanza di lavoro dovremmo saper individuare cosa chiede il mercato e cavalcare l’onda in quel preciso momento. Le esperienze all’estero sono fondamentali, ma non è necessariamente detto che per riuscire bisogna andare a vivere fuori. “Io conosco – continua Gabriele – alcune famiglie palermitane le cui aziende stavano per fallire e sono state risollevate dai loro figli o ragazzi che grazie ai finanziamenti europei sono riusciti ad aprire alcune attività imprenditoriali”.

I ragazzi della community hanno a cuore anche i problemi ambientali del pianeta, motivo per il quale hanno deciso fare qualcosa, nel loro piccolo, per la sostenibilità ambientale. Il 22 dicembre alle 10 saranno nella spiaggia di Barcarello , a Sferracavallo per ripulirla insieme ai volontari dell’associazione Trashiout e del circolo arci Italia Pyc. Questa settimana andranno invece al liceo Galileo Galilei per fare conoscere agli studenti gli obiettivi della loro community. I “globetrotter” del gruppo sono Marco Scannavino e Luca Rubino. Il primo ha studiato management e marketing a Bologna, ha partecipato all’Erasmus in Francia e negli Stati Uniti e ora è impegnato in un tirocinio ad Amsterdam, mentre Luca, 27 anni, mentore del gruppo, è oggi è consulente marketing a Dubai per diverse aziende e gestisce un negozio on line nel quale si occupa della vendita di dipinti di artisti giovani e bravi. Conoscere l’inglese –dicono i giovani palermitani – non è più un requisito, ma un prerequisito, non si può entrare nel mondo lavorativo se non si è padrone della lingua. “Il messaggio che vogliamo lanciare ai nostri coetanei –dice Marco Scannavino – è di non arrendersi facilmente, ogni percorso che si decide di intraprendere avrà diverse difficoltà e noi siamo qui proprio per aiutare chi ha dubbi e dire a tutti che se ce l’abbiamo fatta noi, possono farcela tutti!” Chi volesse chiedere un consiglio può scrivere a:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o https://instagram.com/ulead?igshid=1gzmnyq6lhiyo

(Fonte: La Repubblica / fonte foto: GeosNews)