I notai italiani si mettono a disposizione dei giovani. Gratis!

di Anna Laudati

In Italia quando si pensa al notaio vengono subito in mente parcelle stratosferiche, cavilli legali e, spesso, una certa confusione sul ruolo che nelle varie situazioni ricopre questo professionista. Giovani a tu per tu con i notai. Accordo tra il Ministero della Gioventù e il Consiglio Nazionale del Notariato (di Andrea Sottero)

notaro-785925.jpgChi ha qualche rudimento giuridico si interroga spesso sull’effettiva opportunità dell’obbligo dell’atto notarile in tutta una serie di trattative private. Chi è a digiuno di diritto si limita semplicemente a rilevare -non senza un certo disprezzo- come poche righe su un foglio di carta protocollata e una firma arrivino a costare centinaia e centinaia di euro; senza forse nemmeno chiedersi quale sia il significato di quel documento e che cosa garantisca. Pochi privati, comunque, considerano il notaio al di là del suo ruolo di pubblico ufficiale e come professionista a cui rivolgersi per consulenze mirate.

Il recente accordo tra il Ministero della Gioventù e il Consiglio Nazionale del Notariato si pone un duplice obiettivo: da una parte avvicinare i giovani alla professione -cercando di fare capire loro i meccanismi che la regolano- per essere cittadini più informati e per coinvolgerli in maniera più consapevole ad una possibile specializzazione di questo tipo nell’ambito degli studi universitari in legge; dall’altro diffondere l’idea che al notaio ci si può rivolgere anche prima di stipulare contratti o rogiti, per avere tutti i chiarimenti e le indicazioni necessarie e per fare le scelte più opportune caso per caso.

Così il CCN oltre a mettere a disposizione dei giovani italiani diverso materiale attraverso il suo sito internet www.notariato.it, ha istituito un servizio che permette di rivolgere domande specifiche ad un professionista iscritto all’albo sull’acquisto della casa (e l’eventuale stipula di un mutuo), sui temi della famiglia, sulle procedure più opportune da seguire quando si decide di aprire un’attività imprenditoriale e naturalmente per indicazioni su come intraprendere quel tipo di carriera. Molto interessante, poi, il fatto che il Consiglio si metta a disposizione anche degli stranieri, proponendosi di fornire assistenza in materia di diritti e doveri in relazione al proprio status.

Il servizio, contro ogni aspettativa, è completamente gratuito: non resta, quindi, che approfittarne, se non altro per avere qualche “dritta” sulle questioni basilari di diritto privato, delle quali –troppo spesso- i giovani italiani sono quasi del tutto a digiuno.