Presentata a Bruxelles la "Carta delle donne"

di Anna Laudati
La Commissione europea presenta il documento attraverso cui dichiara di voler rafforzare il suo impegno a favore della parità fra uomini e donne entro i prossimi cinque anni (di Flavia Miccio) 

ue2_big.jpgE’ stata resa pubblica in questi giorni a Bruxelles la “Carta delle donne”, un  documento politico che impegna l'esecutivo comunitario a integrare il concetto di parità in tutte le future politiche e ad adottare misure specifiche per promuovere le pari opportunità. La Commissione europea ed il suo Presidente Josè Manuel Barroso hanno sottolineato che questa Carta rappresenta l'impegno della Commissione per rendere la parità tra uomini e donne una realtà nell'Ue, soprattutto in questi tempi di crisi, in cui occorre integrare la prospettiva di genere in tutte le nostre politiche, a beneficio sia delle donne sia degli uomini.

La Carta presenta cinque settori fondamentali d’intervento basati su principi concordati di uguaglianza fra donne e uomini, ed è volta a promuovere: la parità sul mercato del lavoro e l'uguale indipendenza economica per donne e uomini, in particolare mediante la strategia "Europa 2020"; la parità salariale per uno stesso lavoro o per un lavoro di uguale valore, favorendo la collaborazione con gli Stati membri per ridurre significativamente il cosiddetto "gender pay gap" nei prossimi cinque anni; la parità nei processi decisionali, mediante misure di incentivazione a livello Ue; la dignità e l'integrità delle donne, in particolare ponendo fine alla violenza di genere; la parità tra uomini e donne all'esterno dell'Ue, affrontando la questione nelle relazioni esterne e con le organizzazioni internazionali. Particolarmente orgogliosa di questo progetto è Viviane Reding, Commissario per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza e anche vice Presidente della Commissione europea,  incaricata dell'elaborazione di un quadro politico completo ed efficace per lottare contro la violenza sulle donne: il vice presidente ha assicurato che provvederà in prima persona a far integrare nella nuova strategia anche misure rigorose per combattere la mutilazione genitale femminile.

Alla Carta si accompagnano i risultati di un recente sondaggio di Eurobarometro sulla percezione e l'esperienza diretta sul tema delle pari opportunità fra i due sessi, condotto tra l'11 settembre ed il 5 ottobre in tutti i 27 Paesi membri coinvolgendo 26.000 cittadini europei. Lo studio ha  rivelato che per gli europei la lotta alla violenza sulle donne e l'eliminazione del divario salariale tra i sessi, sono le due priorità che necessitano di un intervento immediato. Inoltre, il 61% ritiene che le decisioni adottate a livello Ue abbiano un ruolo importante nella lotta contro le disuguaglianze fra uomini e donne. L’impegno della Commissione per affrontare la disparità retributiva sarà una delle priorità maggiori, visto che in media nei Paesi dell’UE una donna guadagna il 18% in meno rispetto all’uomo, un gap questo che si cercherà di ridurre a partire dalla seconda metà del 2010 quando la stessa Commissione presenterà una nuova strategia dell'Ue in materia di pari opportunità per il periodo 2010-2015. Tra le iniziative in programma, quella di promuovere campagne di sensibilizzazione fra i datori di lavoro; incoraggiare iniziative a favore delle pari opportunità e sostenere lo sviluppo di strumenti per misurare il divario salariale tra uomini e donne.


La Commissione sta inoltre avviando la seconda fase di una campagna d'informazione che prevede azioni decentralizzate in tutti e 27 gli Stati membri e grazia alla quale verrà messo a disposizione di dipendenti e datori di lavoro un nuovo calcolatore on line, per visualizzare il divario salariale tra uomini e donne.