L’allarme del Forum Europeo della Gioventù: ”I sistemi di welfare per i giovani europei stanno fallendo”

di Redazione

"I sistemi di welfare in Europa non stanno fornendo una rete di sicurezza per i giovani. La povertà è una realtà per troppi ragazzi europei e il tradizionale percorso dalla gioventù all'età adulta è bloccato”.

forum europeo gioventu

A lanciare l’allarme Lora Lyubenova, membro del consiglio del Forum Europeo della Gioventù, intervenuta nei giorni scorsi a Roma all’assemblea generale del Forum Nazionale Giovani. “Se i giovani sono il futuro, allora l'Unione europea, con le sue politiche e i suoi investimenti, deve rivedere tale affermazione e investire nei loro futuro. In caso contrario, il progetto sociale europeo - e le società quindi, pacifiche e armonizzate – crollerà”.

E’ questa la drammatica situazione fotografata dal Forum Europeo della Gioventù in un recentissimo rapporto dal titolo "Social inclusion and young people – excluding youth: a threat to our future”. Lo European Youth Forum mette infatti in evidenza come il modello sociale europeo non sia più in grado di proteggere i ragazzi, con i giovani che vivono un maggiore rischio di esclusione sociale e povertà. Si ritiene che gli stati sociali europei siano obsoleti, non in grado di affrontare le nuove forme di esclusione e di insicurezza che i ragazzi si trovano a vivere, e che ci sia un urgente bisogno di riforme.

Nella sua relazione il Forum dimostra come il modello sociale europeo, che dovrebbe fornire una rete di sicurezza per tutti, non funzioni più. Gli interventi di welfare state non stanno sostenendo i giovani, ma impediscono loro di raggiungere l'autonomia, con un grave impatto non solo sui singoli, ma per la società europea nel suo complesso.

La disoccupazione continua a incombere sulle giovani generazioni, con più di 4 milioni di ragazzi disoccupati. Eppure, i sussidi di disoccupazione - progettati per essere una rete di sicurezza - sono inaccessibili per i giovani: in alcuni paesi - come Slovenia, Slovacchia, Grecia e Portogallo - meno del 3% dei ragazzi li sta ricevendo. Questo perché il sistema non è più in linea con l'attuale percorso dei giovani verso l'indipendenza. La gioventù di oggi, sempre di più, si trova a far fronte a una disoccupazione di lunga durata, al di fuori dei percorsi di istruzione, o impiegata in stage o lavori a breve termine. Anche dove i giovani riescono ad accedere ai percorsi di sostegno al reddito, questo aiuto non è sufficiente per mantenerli al di sopra della soglia di povertà. Nei paesi dell'OCSE, circa il 20% dei giovani vive in povertà.

La discriminazione nei confronti dei ragazzi in Europa è diffusa. Non solo l’austerità li ha colpiti sproporzionatamente - con tagli all'istruzione in venti paesi / regioni - ma le riforme del welfare in risposta alla crisi sono state dirottate sul settore giovanile. Nel Regno Unito, i sussidi per l'alloggio sono stati tagliati del tutto per gli under 21; un salario minimo inferiore alla media e rivolto ai “giovani” esiste in otto paesi europei; in Francia e in Spagna i giovani non possono ricevere l'assistenza sociale prima dell'età di 25 e 24 anni. E per molti giovani questa discriminazione avviene in molteplici forme – quelli con disabilità o appartenenti a minoranze etniche devono affrontare ostacoli doppi e tripli per raggiungere la loro indipendenza.

 La relazione mette in evidenza come questi problemi potranno solo continuare a crescere se non vengono trattati ora. Una società che invecchia in Europa metterà ulteriormente a dura prova le risorse pubbliche. L'aumento della cosiddetta "economia della condivisione" ha implicazioni sul diritto dei lavoratori alla sicurezza sociale che potrebbe spingere ulteriormente i giovani in uno stato vulnerabile. Allo stesso modo, mentre il lavoro autonomo può essere un grande sbocco per lo spirito imprenditoriale e dovrebbe essere favorito, la tutela del lavoratore autonomo non è ancora garantita in tutta Europa, nonostante il fatto che l'UE e i leader nazionali stiano promuovendo il lavoro autonomo come una possibile soluzione alla crisi della disoccupazione.

Per far fronte a questa situazione, durante il Consiglio dei Membri nel mese di aprile 2016, il Forum Europeo della Gioventù ha adottato una risoluzione, “Youth autonomy and inclusion”, per richiedere che i diritti sociali ed economici di tutti i giovani siano soddisfatti.