Lo sport come risorsa per un’Europa unita e solidale

di Redazione

Il Parlamento Europeo a Bruxelles, ha ospitato nei giorni scorsi la giornata "Il linguaggio universale dello sport" organizzata dalla presidente della Commissione cultura, educazione, sport e giovani e membro del Parlamento europeo, Silvia Costa.

sport costa

“Per la prima volta il programma Erasmus+ comprende una linea di bilancio specifica per lo sport con 265 milioni di euro in 7 anni”, ha affermato la Presidente, durante l’incontro con i maggiori rappresentanti dell’associazionismo sportivo europeo e internazionale.

“Il Linguaggio universale dello sport”, ha continuato la Costa, è “una ricchezza e una risorsa in un tempo di conflitti e di violenza. L’onda positiva di interesse per il mondo sportivo a tutto tondo non si deve spegnere ora che è calato il sipario sui giochi olimpici, ma anzi deve essere il motore per il rafforzamento di politiche sportive sempre più inclusive, aperte e trasparenti”.

“Oggi più che mai dobbiamo - ha aggiunto - bisogna allargare lo sguardo e farlo andare oltre ai campi sportivi, alle palestre, agli stadi. Lo sport è molto di più. Ce lo dicono i ragazzi del CSI per il mondo che stanno facendo un’esperienza di volontariato internazionale nelle periferie del mondo, che grazie all’educazione e alla pratica sportiva, sono riusciti a creare un ponte di dialogo e collaborazione anche con le realtà sociali più difficili”.

Una forza di coesione e integrazione che, anticipa l’eurodeputata, sarà oggetto dell’interrogazione di ottobre in occasione dei vent’anni del Servizio volontario europeo.

Silvia Costa ha auspicato, infine, “il raggiungimento di democrazia e trasparenza negli organismi di governo a partire dalla trasparenza  nei processi decisionali degli organismi di gestione, al rispetto dei diritti umani quando sceglie  una sede per gli eventi internazionali, alla  parità di genere. Lo sport è universale, trasversale e massima dimostrazione di democrazia e libertà”.

Sono intervenuti alla giornata Raffaele Chiulli, presidente dell'Arisf, Anna Arzhanova, presidente del Cams, Massimo Achini, presidente Csi for the world, Gian Francesco Lupattelli, presidente Aces, oltre ai rapporteur Hannu Takkula, Santiago Fisas Ayxela e Marlene Mizzi. Presenti anche Momchil Nekov, Bogdan Brunon Wenta, Theodoros Zagorakis, Yves Le Lostecque, Antonella Patete, con le conclusioni di Marc Tarabella.