Vanguard journalism: varcare le frontiere della nuova informazione

di Anna Laudati

Testimonianze ed esperienze del nuovo modo di fare notizia, sempre a contatto con la gente,  direttamente dal Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia (di Gianfranco Mingione)

incontro_vanguard_journalist.jpgSbarcati in Italia per la prima volta, i vanguard journalist del social news network globale di Current USA, il noto network fondato dall’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, premio Oscar per il documentario “Una scomoda verità” e premio Nobel per la pace nel 2007, e dall’imprenditore e avvocato Joel Hyatt, hanno svelato i segreti del loro mestiere in un incontro con giornalisti, bloggers, video reporter e studenti di ogni parte del mondo nel corso del Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia.

Il capoluogo della Regione verde cuore d’Italia, ospita ogni anno uno dei più importanti Festival sul Giornalismo, grazie al quale la platea e gli ospiti si confrontano attraverso le logiche di un’interazione e di uno scambio attivo e  partecipativo. Molte le tematiche toccate nell’ambito del Festival, tra le quali il vanguard journalism, il “giornalismo di punta”, portato avanti da un team di giovani giornalisti di Current TV. Un team che ha incontrato, sabato 4 aprile 2009, all’interno di un appuntamento molto seguito, un pubblico desideroso di apprendere i segreti così come i modi con i quali nasce e si realizza sul campo questo ulteriore modo di creare informazione. 

 

Un modo che si basa essenzialmente su due assi fondamentali sui quali poggia l’elaborazione dell’informazione: la lettura e quindi lo studio delle fonti sia attraverso quelle classiche, sia attraverso quelle messe a disposizione dal world wide web e l’interazione con il luogo e le persone dove la notizia “vive” realmente. L’aspetto innovativo di tale modello di giornalismo risiede però proprio nella capacità e bravura di questa nuova generazione di giornalisti di coniugare due aspetti salienti oggi, spesso trascurati anche dai grandi “fabbricatori di notizie”: l’interazione con  il pubblico che, a sua volta, veste i duplici panni di fruitore e creatore di informazione mettendosi in gioco e partecipando con il proprio contributo e la nuova interazione mass mediale rappresentata dalle nuove frontiere dell’informazione web. L’aspetto innovativo è proprio questo.

La peculiarità di questo giornalismo è quella di aver riportato in auge e messo sotto i riflettori l’abc di questo antico e nobile mestiere, ovvero il fare le notizie sul posto, con un aspetto non secondario, costituito dalla partecipazione diretta del pubblico fruitore delle notizie. Un pubblico che diviene, quindi, anche creratore e compartecipe delle notizie veicolate dal team. Ed infatti l’obiettivo di Current e del suo team internazionale di giornalisti, una squadra composta da 10 giovani temerari, sta proprio nel creare uno scambio partecipativo e condiviso delle informazioni su una piattaforma di tipo crossmediale: il giornalismo di punta incontra l’electronic journalism, il giornalismo del web, con il quale volge a creare un’interazione preziosa atta a scoprire nuovi legami e nuovi modi di interagire. Nascono dei viaggi inchiesta nei quali il team dei vanguard journalist affronta le storie del presente sulla propria pelle, in un racconto audiovisivo vissuto realmente da chi lo realizza: “andare sul posto può comportare un grande rischio per chi  svolge, ad esempio, il giornalismo di guerra e cerca di raccontare storie, come quella della guerra civile in Somalia e dei bambini soldato; storie che è importante raccontare” (fonte incontro del 4 aprile 2009 a Perugia).

 

La lista dei lavori è lunga, ma solo per citarne alcuni: dal documentario sul water boarding, la tecnica di tortura che simula il soffocamento con acqua praticata negli interrogatori contro presunti responsabili di atti di terrorismo, ai treni della morte che dal centro America cercano di raggiungere gli Stati Uniti, al documentario di tipo sociologico e antropologico sull’attuale società giapponese in “Japan robot nation”, che indaga sul crollo demografico della popolazione giapponese che prospetta di sostituire le parti attive della società con i robot in un futuro ormai non più lontano.La lezione che si può trarre da questo modo di fare televisione, di creare circuito informativo e comunicativo è semplice: dialogo costante con gli utenti, priorità alle storie trascurate dai grandi media, che coinvolgono molte persone, utilizzo strutturato e ramificato dei mass media e presa di coscienza dell’importanza di una chiara, corretta e attenta informazione che si basi su fonti verificate sul posto in cui l’informazione prende piede. Non meno importante è, poi, avvalorare il fatto che si racconta prendendo anche in considerazione la rappresentatività sociale di ciò che si racconta, data non più soltanto dall’utopico e mal interprato criterio dell’obiettività di chi racconta, ma dalla rilevanza sociale dei fatti ripresi e portati all’attenzione di una massa sempre più critica ed esigente.

 

Ed è qui che si gioca la partita determinate del nuovo modello informativo. Come ha affermato il co-fondatore di Current Tv, Joel Hyatt, “si tratta di portare l’internet intelligente in tv, non la tv stupida sugli schermi di internet”. Riusciremo a vincerla? “Current è attualmente visibile negli Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Italia su Sky Italia canale 130. Le trasmissioni italiane sono partite l’8 maggio 2008”. (fonte Current TV). Per conoscere meglio la storia e la missione di Current e dei vanguard journalist visitare il sito www.current.com/vanguard