Internet lavoro ai giovani. Nelle telecomunicazioni gli under 35 a capo delle nuove imprese

di Redazione

Nel 2016 oltre il 50% delle imprese che si occupano di servizi di accesso a Internet ha alla guida giovani.

internet L’analisi delle nuove imprese di under 35 create nel 2016, effettuata da Unioncamere e InfoCamere, rivela che su 100 nuove imprese che si occupano di telecomunicazioni e di servizi di accesso a Internet, nate lo scorso anno, il 52,4% ha alla propria guida giovani con meno di 35 anni.

Grazie ai questi nuovi capitani d’azienda, il settore delle telecomunicazione conta oggi 2.200 imprese di giovani, poco meno di un quinto di tutte quelle esistenti. Nel settore finanziario le 3.400 imprese giovanili iscritte nel 2016 che si occupano di attività ausiliarie (promotori, agenti e broker assicurativi), rappresentano quasi il 50% delle nuove attività fondate in questo comparto. A trazione giovane sono inoltre il 46% delle neonate attività di parrucchieri, barbieri, estetisti (3.756).

Lo zoccolo duro dell’imprenditoria giovanile restano però quattro settori tradizionali. Oltre il 60% delle attività giovanili registrate si concentra infatti nel commercio (174mila imprese), nelle costruzioni (85mila), nel turismo (62mila) e, con sorpresa, considerando la lenta riduzione che sta da tempo conoscendo il settore nel nostro Paese, in agricoltura:  52mila le attività giovanili registrate a fine dicembre, quasi 10mila le iscrizioni nel 2016, oltre un terzo di quelle totali.

A fine dicembre 2016, il Registro delle Camere di commercio contava 608.204 imprese guidate da giovani meno che trentacinquenni. Nei dodici mesi da poco trascorsi, i giovani imprenditori dello Stivale hanno messo a segno un saldo di 63.646 unità in più tra  aperture e chiusure di imprese (+10,2%).

La classifica delle Regioni in cui le imprese giovanili hanno accelerato il passo è guidata da Lombardia (+8.800 imprese di under 35), Campania (+8.600) e Lazio (+7.600). A livello provinciale, spicca l’intraprendenza dei giovani materani (+429 imprese nel 2016 con un tasso di crescita del 18,3%), seguiti dai nuoresi (+562, +16,4%) e dai potentini (+649, +15,7%). Considerando i valori assoluti, ottime però le performance dei giovani a Roma (+5.514, +12%), Napoli (+4.667, +11,7%) e Milano (+3.738, +12,8%).

“Innovazione ma anche riscoperta e valorizzazione delle tradizioni del nostro Paese sembrano guidare le scelte d’impresa dei giovani”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. “Se il digitale è certamente il futuro delle economie avanzate come la nostra, la ricchezza e varietà delle produzioni agricole e agroalimentari sono una peculiarità dell’Italia che i giovani stanno evidentemente riscoprendo. E questo avrà effetti positivi sotto molti punti di vista. Non ultimo, quello della cura e della tutela del territorio”.