Basket. Santa Lucia contro Elecom. Sfida scudetto 2009

di Anna Laudati
Derby romano decisamente “diverso” ma altrettanto spettacolare anzi… decisamente di più  (di Veronica Centamore

basket.jpgSabato 6 giugno 2009 presso la palestra della Fondazione Santa Lucia di Roma una partita di un campionato speciale. Santa Lucia contro Elecom. Con tanto di diretta su Raisport. L’intento è quello di assistere all’incontro per poter fare un freddo servizio cronistico-sportivo ma questo viene immediatamente vanificato a causa… della calda sorpresa. Gli incontri sportivi sono sempre gli stessi: due squadre, dieci giocatori, due mister, due arbitri, una palla ma qui, c’è qualcosa in più e precisamente… venti ruote. I nostri giocatori, infatti, si muovono su due ruote per ciascuno ma si tratta di un unico motore, quello dell’anima, quello che mette in moto l’uomo in cerca di un riscatto.

La prima sensazione che si avverte entrando in palestra è quella di stare dentro un’arena, con gli atleti in centro in azione e il popolo-spettatore che intorno, diviso in due fazioni, lo incita. Come hai tempi dell’antica Roma sembra di assistere a una lotta tra gladiatori, con tanto di rullo di tamburi ma con in più, i megafoni e addirittura un’animazione brasiliana a far da colonna sonora. I giocatori hanno quasi tutti una storia importante da raccontare che li ha resi “diversi” nel modo di muoversi e in maniera irreversibile talvolta, altri sono “semplici” normodotati che decidono di praticare questo sport per puro piacere. Possono giocare alla pallacanestro in carrozzina tutti i disabili che a seguito di un evento invalidante causato da traumi (paraplegici ed amputati), da virus (poliomielitici), da cause congenite (particolari malformazioni del rachide) desiderino praticarlo. Molti di loro, quindi, hanno subito questa nuova condizione, altri se la sono inconsapevolmente indotta ma non è questo che conta oggi, oggi a farla da padrone è l’evento spettacolare in sé, avvincente, emozionante e pieno di colpi di scena. Con un Santa Lucia sempre in vantaggio ma con un Elecom che non demorde, anche se poi deve rassegnarsi alla triste sconfitta (lo stesso accadrà il giorno seguente).

Il mister del Santa Lucia Carlo Di Giusto è uno spettacolo nello spettacolo, vederlo mentre si anima durante l’evento è davvero divertente ma soprattutto lo diventa ancora di più quando lo si contrappone al mister dell’altra panchina, un portatore in toto della serafica calma indiana (visto che è pure indiano). La pallacanestro in carrozzina consente al giocatore di esprimersi in azioni spettacolari e fantasiose, come quelle che si possono ammirare nella pallacanestro giocata da normodotati.  Le strutture tecniche per il gioco, e quasi tutte le regole sono uguali alla pallacanestro in piedi. La grande difficoltà da superare, ovviamente, è rappresentata dal mezzo meccanico che deve diventare uno strumento da usare in modo da trarne vantaggio. La preparazione consiste nell'insegnare al giocatore come dominare il mezzo e come servirsene. Esiste un sistema di classificazione per i giocatori ideato dal dr. Strohkendl dell'Università di Colonia, basato sulle limitazioni funzionali causate dall'handicap fisico. La classificazione dei giocatori va fatta con punteggi individuali da 1 a 4,5 infatti il quintetto in campo durante ogni fase di gioco non può superare il totale di 14,5 punti. Ai “colleghi” di Raisport la bega di fare un resoconto cronistico dell’evento sportivo, a noi, quello di godere dello spettacolo con gli occhi del puro stupore per assistere, ancora una volta, all’eccezionalità dell’uomo qualsiasi cosa gli accada, pure dopo le capovolte in carrozzella durante la partita. Rialzarsi… veloci, sempre e comunque.