Garanzia giovani, con il Fondo Sociale Europeo nuovi fondi per i biologi

di Redazione

L’ente di previdenza e assistenza dei biologi grazie a questo progetto potrà realizzare percorsi di accompagnamento all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità

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L'ente di previdenza e di assistenza dei biologi, grazie a Garanzia giovani (Fondo sociale europeo) potrà creare occasioni di lavoro per gli iscritti attuali e per quelli futuri. «Siamo risultati idonei al bando dell'ente nazionale per il microcredito «Yes I Start Up» – racconta il presidente di Enpab Tiziana Stallone - diventando, così, coordinatori di un imponente progetto formativo per giovani laureandi e neolaureati in biologia che saranno accompagnati nella creazione della loro attività imprenditoriale».

Il progetto è volto alla realizzazione di percorsi di accompagnamento all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità. «Questo bando - spiega Stallone - ci consente di aiutare i giovani già laureati ma ancora senza partita Iva, i nostri Neet (Not in education, employment or training) e quindi non ancora iscritti a Enpab». I destinatari finali devono aver terminato gli studi, essere disoccupati, non aver superato i 29 anni ed essere iscritti a Garanzia giovani. «Tra coloro che potranno accedere a questa opportunità – aggiunge Stallone – ci sono anche quel 30% di giovani biologi già iscritti alla Cassa che guadagnano, al netto dei costi, non più di 4.800 euro l'anno».

Attraverso «Yes I start up» i giovani biologi selezionati potranno strutturare in maniera compiuta la propria idea di impresa formalizzandola in un business plan, anche al fine della successiva presentazione della domanda di finanziamento sul portale Invitalia. I laureandi, neolaureati e giovani biologi selezionati potranno sviluppare le proprie attitudini imprenditoriali, saranno formati sulle nozioni generali di management d'impresa e informati sulla rete degli attori istituzionali e sugli strumenti utili per fare impresa. Enpab in questi ultimi anni si è focalizzata su tre direttrici per potenziare il welfare degli iscritti: utilizzare la leva dei fondi europei, rafforzare i rapporti con le università, favorire l'apertura della partita Iva.

L'ente si avvale quindi della collaborazione di un europrogettista e intrattiene rapporti con gli atenei attraverso la formazione e l'orientamento alla libera professione. (A cura di Federica Micardi)

(Fonte: Sole24ore – Fonte foto: freepik.com )