Irlanda. Un giovane italiano alla I maratona del Dingle

di Anna Laudati
L’importante non è vincere, ma partecipare. Matteo Zugni: “Non dimenticherò facilmente quelle emozioni e quelle immagini…” (di Gianfranco Mingione) 

2000px-dingle_peninsula_panorama1.jpgLo sport unisce, impregna le nostre vite di sani valori, ci educa al confronto e alla partecipazione attiva. Tentando un parallelismo, potremmo definire l’esercizio fisico individuale così come quello in squadra, all’esercizio della democrazia. Ognuno reclama il suo spazio, ognuno dà o cerca di dare il suo contributo al gioco di squadra. Il 12 settembre 2009, tra scenari spettacolari, si è svolta in Irlanda la I Maratona del Dingle. La penisola del Dingle è situata nella contea del Kerry, nella parte sud occidentale del Paese. Con essa si chiude il percorso delle cinque splendide penisole che formano quella che viene denominata la “mano d’Irlanda”.

Matteo Zugni, giovane professionista del turismo e amante dello sport, alla sua prima vera esperienza in un paese estero grazie al progetto europeo Leonardo da Vinci, ha voluto provare attraverso l’attività sportiva un ulteriore modo per entrare in contatto con la comunità del luogo: “ho deciso di partecipare alla maratona - afferma Matteo -  perché sono una persona attiva e mi piacciono le attività all’aria aperta; mi fa star bene fisicamente e mentalmente il fatto di tenermi impegnato anche grazie allo sport. Navigando in Internet - prosegue Matteo - ho scoperto che a Dingle si sarebbe corsa la prima maratona e non avendo impegni per quel weekend ho deciso di iscrivermi sia per la corsa e il suo obiettivo, sia per visitare una parte di Irlanda molto affascinante”. Matteo ha corso la half marathon in un totale di 2:18:47 secondi. Ma, la cosa più importante per Matteo, è stato certamente il prendere parte ad un vento che, come lo sport insegna, nasce con l’obiettivo di aiutare la comunità attraverso i contributi raccolti con i costi di iscrizione alla corsa. Contributi che vengono reinvestiti in progetti di aiuto sociale verso i minori, le persone disabili, l’assistenza sanitaria ecc.

matteo_zugni.jpgQuesto è lo sport che ci rende davvero migliori e dona alle nostre vite l’energia e il coraggio per superare gli ostacoli della vita. Lo sport che unisce e fa provare emozioni altisonanti, come nel caso del nostro testimonial d’eccezione: “Durante il percorso - ricorda Matteo - l'unico rumore che sentivo erano le onde dell'oceano sulle scogliere e il ritmo della mia corsa: 13 miglia, 21 km, lungo un incantevole paesaggio. Ho ancora in mente molte fotografie di quella giornata: dagli asini nei giardini delle case, alle persone che un pò salutavano ed incitavano noi atleti in lingua gaelica (parlata ancora adesso in quelle zone). Quasi alla fine della corsa, in lontananza ho iniziato a sentire un suono di percussione che a mano a mano si avvicinava e diveniva sempre più incalzante. Superata la curva, appena fuori da una casetta vista oceano, c'era un ragazzo che  ci intratteneva suonando un bongo in un modo che mi ha emozionato. Dopo un paio di miglia ho raggiunto il traguardo, insieme a moltissime altre persone soddisfatte del loro obiettivo raggiunto!”

Non dimenticherò facilmente quelle emozioni e quelle immagini… 

Il sito della Dingle Marathon: www.dinglemarathon.ie

Per saperne di più sulla Dingle Peninsula:www.dingle-peninsula.ie / www.dingle-region.com