Forum Nazionale dei Giovani. Cultura e legalità per l'inclusione sociale

di Anna Laudati

Quando la società si rende partecipe di un evento inclusivo. Le giovani generazioni presentano la loro idea di integrazione sociale in cinque minuti (di Gianfranco Mingione)

telecamera2.pngNapoli, 6 dicembre 2009. Una giornata di sole ha accolto circa mille persone che hanno preso parte alla cerimonia di premiazione del Concorso “Integrazione in 5 minuti” svoltosi presso il teatro Palapartenope. Il Concorso è stato realizzato dal Forum Nazionale dei Giovani – piattaforma organizzativa che racchiude oltre 70 associazioni italiane http://www.forumnazionalegiovani.it/ – attraverso il lavoro svolto dalle commissioni Cultura, Sport e Turismo, Inclusione Sociale e Pari Opportunità e Cultura della Legalità.

Destinatari del progetto i giovani dai 16 ai 35 anni chiamati a cimentarsi con la creazione di cortometraggi, della durata di cinque minuti, in grado di promuovere e sensibilizzare le giovani generazioni sul complesso e delicato tema dell’integrazione socio-culturale ad ogni livello sociale. Molti i cortometraggi ricevuti nell’ambito di questa prima edizione, a cui farà seguito sicuramente un secondo appuntamento il prossimo anno, come afferma il Presidente della commissione Cultura, Sport e Turismo: “questo concorso nasce col fine di invitare i giovani ad essere attori del loro tempo presente – afferma Antonio Spuzzo – e sicuramente il prossimo anno attraverso ulteriori forme d’espressione artistica raccoglieremo ulteriori contributi in grado di trasmettere valori e  cultura di alto significato sociale”. Un commento positivo all’evento è giunto anche da parte di Gianluca Melillo, consigliere vicario del Forum, che ha sottolineato l’importanza e la riuscita in termini qualitativi e non solo della giornata: “in una sala gremita, con più di 1000 persone, abbiamo vissuto una stupenda giornata di integrazione, cultura e condivisione. Oltre a mostrare ad un pubblico sensibile, ma attento e caldo, una vera e propria produzione cinematografica, di altissimo livello, realizzata dal Forum Nazionale dei Giovani”. Il riferimento è alla presentazione in anteprima del cortometraggio “Generazione 2000” realizzato dal Forum con un cast di giovanissimi con l’obiettivo di mettere in scena la vita, gli amori, i problemi, la passione, lo studio, la casa di un gruppo di studenti italiani e stranieri che convivono in un folle appartamento romano.

Prima della premiazione si sono esibiti sul palco giovani ballerini e cantanti, oltre al conosciuto artista napoletano Enzo Gragnaniello. A vincere il primo premio in palio, equivalente ad un buono del valore di mille euro da spendere in acquisto di prodotti audiovideo, è stato il corto dell’associazione Iniziative Pool Giovani dal titolo “Io non sono solo” il cui messaggio, come si legge nella motivazione, “è chiaro, semplice, diretto e grazie al quale vengono evidenziate l’ipocrisia, l’indifferenza ed il qualunquismo che spesso attanagliano le nuove generazioni”. Una menzione speciale è stata assegnata al corto “La partita”, ideato e realizzato dai Pionieri della Croce Rossa Italiana. La giuria ha evidenziato due aspetti fondamentali di questa opera ovvero la presenza di un cast di giovani volontari, non professionisti e l’assenza di una strumentazione professionale che ha reso unico il lavoro, e dato un tocco di originalità all’intero cortometraggio. Un ringraziamento speciale è andato al cortometraggio “Diversamente insieme - Partenze” degli Amici della NUZZOFILM. Infine, un’altra menzione speciale al corto “Jim” presentato dall’associazione Giosef; un chiaro esempio di trasposizione di concetti quali conoscenza, comprensione, rispetto, scambio culturale. Un corto che propone un esempio positivo di come si possa favorire e realizzare un processo di integrazione socio-economica di quanti giungono nel nostro paese per vivere una nuova esperienza di vita.

Su ogni targa consegnata ai partecipanti al concorso una frase celebre di Martin Luther King: “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli”. Una frase, un monito lanciato da un uomo che non a caso ha donato un grande contributo alla causa dell’inclusione sociale e di una cultura accessibile a tutti. Chissà se le giovani generazioni sapranno raccogliere la sfida che si cela dietro questa frase pronunciata più di quarantanni fa. Qualcosa è sicuramente cambiato ed eventi come questo ne sono una chiara testimonianza. I video saranno pubblicati al più presto sul sito www.forumnazionalegiovani.it