Un nobel per tutti noi!!!!

di Anna Laudati
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Arriva la candidatura di Internet al Nobel per la Pace 2010. Sarebbe come assegnare il Nobel a ciascuno di noi: un Nobel per chi usa internet, per chi lo fa, per chi scambia informazioni e relazioni. La pace è informazione, quindi è relazione (di Giuseppina Ascione)

internetforpeace.gifNell’ultimo ventennio grazie alla Rete il mondo si è molto unito, è venuto a conoscenza di violazioni dei diritti umani, dal Tibet all'Iran, dagli Uiguri ai tanti piccoli esempi di casa nostra. "Internet è un mezzo di comunicazione globale in grado di oltrepassare anche quelle distanze dettate da restrizioni di tipo politico e militare". E dire che, con ArpaNet, Internet era nato per scopi bellici … Grazie alla rete il mondo conosce in tempo reale delle situazioni esistenti, da quelle tragiche a quelle felici. La contemporaneità dell'avvenimento moltiplica il coinvolgimento, la passione e stimola la curiosità.

L’iniziativa, lanciata da Riccardo Luna, direttore di Wired Italia, è stata lanciata lo scorso 20 novembre alla presenza di Chris Andreson, autore del libro cult sul marketing "La coda lunga" e ha subito destato un altissimo interesse tra personalità del mondo dell’economia e della società civile, raccogliendo importanti adesioni. Personaggi come Shirin Ebadi (Nobel Pace 2003), Umberto Veronesi, Giorgio Armani, solo per citare alcuni nomi, e anche un gruppo di aziende che giorno dopo giorno si fa sempre più folto. Lo stesso Luna ha dichiarato: “Internet è un mezzo di costruzione di massa. Il 2.0 rende partecipi alla vita sociale di questo nuovo mondo, è il marketing più semplice che ci sia”. Naturalmente in poco tempo la proposta ha fatto il giro del web destando interesse e animando il dibattito sui blog e social netwoks. La candidatura può sollevare qualche dubbio, essendo il Nobel assegnabile solo a persone o istituzioni mentre la rete non lo è. Ma questi sono cavilli, è il concetto, che conta. La Ebadi dichiara: “Internet può essere usata anche per favorire guerre e terrorismo, come dimostra l'opera di proselitismo dei talebani. Ma il passaparola della sollevazione di Teheran - che ha viaggiato anche al ritmo di 220mila tweet all'ora - è stato troppo impetuoso per lasciare anche il minimo dubbio sul fatto che senza la Rete non sarebbe stato possibile. Non è un caso - prosegue la Ebadi - che ai primi processi contro i dimostranti il procuratore generale abbia accusato Google, Facebook e Twitter di complottare contro l'ordine costituit”.


Ed ancora, come si legge nella prima pagina del sito che promuove l’iniziativa: "Perché la democrazia è sempre fiorita dove c'è apertura, accettazione, discussione e partecipazione. E i contatti con gli altri sono sempre stati il miglior antidoto all'odio e alle guerre". Sì, è una candidatura molto seria. Internetforpeace.org, è il sito, attraverso il quale ci si può iscrivere e sostenere la campagna.