Quando i figli di .... sono dei professionisti: Chi ha ucciso Lord Timothy Pinkerton?

di Anna Laudati

"Il mistero del calzino bucato" con Marco Morandi (di Veronica Centamore)

 

foto_calzino.jpgIl Teatro Ghione in Roma presenta: "Il mistero del calzino bucato". Interprete principale Marco Morandi, figlio del famosissimo cantante. Ovviamente è inevitabile storcere il naso sempre per la vecchia storia dei "figli di..." che magari s'inventano qualcosa nel campo dello spettacolo "in nome di" senza troppe pretese, neanche verso se stessi. Con questo grosso pregiudizio, figlio di una cultura dove l'essenziale è fare qualcosa indipendentemente dalla qualità, siamo andati a  vedere questo spettacolo. E ci è piaciuto!

La novità appare già dal foyer del teatro stesso, con gli attori-personaggi, che accolgono gli spettatori in maniera... diciamo... non canonica. E' immediatamente s'intuisce l'aria divertente dello spettacolo. Trama: Inghilterra. Fuori il tempo è spettrale (degno di ogni film noir) e dentro... diegetico al fuori. Viene commesso un delitto. In circostanze piuttosto misteriose viene ucciso uno degli uomini più ricchi di Londra tale Lord Thimoty Pinkerton. Ma sulla scena del delitto rimane un indizio... un calzino... bucato. I sospetti, non senza motivo, ricadono sul nipote del Lord erede universale, eventuale dello zio. Eventuale, appunto perchè la storia prende un piega piuttosto... grottesca. Con una segretaria improvvisamente ricchissima e quindi appetibile moglie, un'immancabile complice-maggiordomo, una cameriera dall'accento non molto british, un pianista cieco che cammina con in mano un navigatore, una vecchia zia rimbambita e posseduta che si accompagna ad un'altra non tanto sveglia, un ispettore di polizia non proprio convenzionale, il quale si traveste ogni volta che va a casa Pinkerton e ogni volta viene sistematicamente riconosciuto, tranne quando va con i suoi "abiti da lavoro" e ancora... una moglie da uccidere per poter sposare la nuova ereditiera, un prete che a volte si trasforma in un pastore sardo e tanto altro... come ad esempio un'apparizione improvvisa dell'uomo ragno. Spettacolo decisamente non convenzionale, al di fuori di ogni schema tradizionale e per questo decisamente divertente.

Coupe de Theatre degni di questo nome e poi, esibizioni canone, balli, acrobazie, inseguimenti stile slapstick degne del miglior Keaton e una miscellanea di non sense "pieni di sense" in quanto opportuni e giustificati insomma molto surreale. Decisamente esilarante. Marco Morandi è una rivelazione inaspettatata e quindi ancor più sorprendente. Insieme a lui un cast eccezionale. Marco Zadra una penna attenta che riesce a cogliere oltre a una certa tradizione comica romana anche un'attualità decisamente "attuale". Figlio d’arte, cresciuto in un fervido ambiente musicale, trova nel teatro lo sbocco naturale di una passione forte. Il padre, noto pianista argentino Fausto Zadra e la madre Marie Louise Bastyns, belga,anche lei pianista. I lunghi periodi trascorsi all’estero per seguire i genitori nelle loro tourneè, hanno permesso a questo attore eclettico e recettivo di conoscere ed assorbire forme d’arte disparate. Creandosi uno stile personale decisamente variegato. Non solo come regista ma anche come interprete. Lo spettacolo è in scena da parecchie stagioni, e questo lo si evince anche dall'affiatamento eccezionale dei suoi attori. Scelto nel 2003 da Gigi Proietti per inaugurare la sala ridotto del Brancaccio nel quale è andato in scena per due mesi, realizzando il tutto esaurito. Nell'ultima edizione, quella del novembre 2008 al Teatro Sette, lo spettacolo ha ottenuto il record degli incassi. E dopo averlo visto si comprende benissimo il motivo, data la voglia di andarlo a rivedere.

Fantastico il finale quando durante i ringraziamenti uno degli attori chiede un applauso, indicandola, per la sua insegnante polacca presente in sala, tutti lo fanno mentre si voltano per vedere la donna. Donna che ovviamente non esiste (almeno in sala). Insomma uno spettacolo divertente e degno di essere definito tale, una volta tanto. Finalmente!