Avatar. Campione di valori oltre che di incassi

di Anna Laudati
Stampa
Oltre 2 milioni di incasso nel primo giorno di programmazione in Italia ( di Anna Laudati) 

avatar_occhio.jpgAmore, empatico rispetto per la natura e gli animali, coraggio generosità, effetti scenici da sballo e fantasia sono gli ingredienti che hanno scatenato l’ “Avatar mania” che si è irradiata a macchia d’olio dal nuovo al vecchio continente. “Avatar” il kolossal fantascientifico di James Cameron, è nelle sale italiane da appena pochi giorni ed già è campione d’incassi. Proiettato venerdì in 925 sale italiane, 416 delle quali in 3d, in un sol giorno ha incassato oltre 2 milioni di euro.

Il film dura 166 minuti, non pochi per chi non ha mai visto un film in 3d; ma la storia è così avvincente e piena di colpi di scena che non si ci accorge del trascorrere dei minuti, se non al termine, quando dalla sala si alza un lungo applauso e tolti gli occhialini, oltre ad accusare un forte senso di mancanza di equilibrio, si ha la sensazione di rientrare in un mondo troppo semplice ma anche troppo sbagliato, dove a vincere non è il rispetto per la natura, ma la prepotenza dell’uomo che continua a devastare l’ecosistema della terra. Gli avatar sono un popolo a dir poco meraviglioso. La luna Pandora è la terra in cui risiedono nel rispetto assoluto dell’ecosistema, poiché loro stessi sono parte essenziale di questo. Gli Avatar stabiliscono un rapporto diretto con la natura attraverso dei filamenti che si diramano dai loro capelli e che vanno ad intrecciarsi con quelli degli animali e delle piante. Un rapporto di rispetto e di empatia.  

 

Gli uomini, al solito, sono su Pandora per portare via un materiale prezioso per l’umanità che giace nel sottosuolo. Per recuperare questo minerale devono far spostare la popolazione degli Avatar e distruggere tutto ciò che è sopra il giacimento o uccidere la popolazione e distruggere comunque tutto. Protagonista della storia è  Jake Sully, interpretato da Sam Worthington, un ex Marine costretto a vivere su una sedia a rotelle, il cui coraggio contribuirà a determinare il destino di un mondo di cui ignorava l’esistenza. Jake viene ingaggiato per recarsi sulla luna Pandora e affrontare una sfida formidabile quella di convincere gli indigeni a lasciare il territorio in cui vivono. Jake, man mano che impara a vivere come gli Avatar, riconosce in quel popolo se stesso, condivide i loro valori e il loro rispetto per la natura. Comincia a vivere talmente in simbiosi con l’intero ecosistema che rinnega la propria natura umana per sposare quella del nuovo popolo conosciuto.