Servizio civile. I rappresentanti nazionali appoggiano la petizione della Cnesc contro i tagli

di Gianfranco Mingione

E’ una petizione importante quella lanciata diversi giorni fa dalla Cnesc, la Conferenza nazionale enti di servizio civile, che da oggi raccoglie anche l’importante adesione dei Rappresentanti nazionali dei volontari in servizio civile. (Gianfranco Mingione)

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Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al Servizio Civile Nazionale”, questo il nome dato alla petizione lanciata dalla Cnesc insieme al Forum del Terzo settore. Una raccolta di firme per ribadire ancora una volta che il servizio civile è importante, serve ai giovani del nostro Paese e vi è l’urgente necessità di metterlo al sicuro dai tagli che negli ultimi cinque anni hanno visto diminuire di oltre il 60% il numero delle posizioni finanziate.

Da oggi, a raccogliere con determinazione la petizione salva servizio civile e a promuovere la raccolta firme ci sono anche i giovani rappresentanti nazionali, come afferma Fania Alemanno, che siede in Consulta nazionale assieme agli altri rappresentanti: “La rappresentanza tutta appoggia la petizione promossa da Cnesc e Forum del Terzo Settore ed ora procederà all’attivazione di tutte le sue reti per raccogliere il maggior numero di firme possibili, da differenziarsi in modo da poterle alla fine quantificare”.

Oramai è chiaro a tutti coloro che hanno a cuore il servizio civile che alle parole, ai buoni propositi di questo o quel rappresentante istituzionale devono seguire i fatti per far sì che tale esperienza formativa, tra gli esempi piu’ nobili a livello internazionale di promozione e diffusione della cittadinanza attiva tra e con le giovani generazioni, sia riportata al centro di un’attenzione che viene sempre piu’ a mancare.

La Cnesc sintetizza in tre punti chiari e diretti cosa chiede con la petizione: al Governo un forte impegno affinché col prossimo documento di programmazione economico finanziaria “vengano previsti stanziamenti utili all’avvio di almeno 40.000 giovani su base annua”; alle Regioni e Province Autonome di continuare a contribuire, “come già fatto da alcune, propri stanziamenti aggiuntivi, utili ad incrementare ulteriormente il numero di giovani coinvolti”; infine, non meno importante, la petizione chiede “che siano chiaramente stabilite per legge le finalità dell'istituto del servizio civile nazionale rivolte ai giovani residenti nel nostro Paese di educazione alla pace e alla cittadinanza attiva e di apprendimento di concrete capacità pratiche”.

Per leggere il testo integrale della petizione e aggiungere la propria firma: www.cnesc.it