La legalità è un servizio civile: "Amescilivemovement"

di Anna Laudati

Il Progetto è stato realizzato nell’ambito del Bando speciale Napoli per la legalità indetto a fine 2007 dal Ministero per la Solidarietà Sociale. 

(di Francesco  Enrico Gentile) 

banner_amesci_live_movement.gifCome s'insegna la legalità? A chiederselo sono stati alcuni giovani in servizio civile a Napoli. Sembra un paradosso parlarne ora che non si fa altro che vedere su tutti i giornali e in televisione immagini di immondizia e di comportamenti "illegali" da parte dei cittadini napoletani. Immagini e filmati che hanno fatto il giro del mondo. Eppure sono tanti i ragazzi partenopei che dicono “no” all'agire illegale e non solo lo dicono ma si danno da fare per pensare civile e per insegnare la legalità.

"L'educazione alla legalità - hanno spiegato i volontari impiegati nel progetto  "Articolo 4" presso l'agenzia territoriale Amesci di San Giovanni a Teduccio -  ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale. La legalità è un servizio civile".  "Articolo 4"  è un  progetto di servizio civile, nato dal Bando speciale per la legalità dedicato dal Ministero per la Solidarietà Sociale alla città di Napoli. Il progetto si svolge presso diverse sedi di enti/associazione e Comuni e coinvolge 222 giovani.

L’obiettivo è quello di promuovere la diffusione della cultura della legalità e della cultura civica. In piena ottemperanza con le finalità di "Art. 4" i volontari dell'agenzia Amesci di San Giovanni a Teduccio hanno realizzato il loro modo di vedere la promozione del Servizio Civile e della legalità con l'iniziativa "Amescilivemovement".  Si tratta di un gazebo viaggiante tra le piazze di Napoli e provincia per manifestare quanto questa singolare esperienza, quella appunto del servizio civile, sia luogo di partecipazione, educazione alla legalità e solidarietà sociale. La realizzazione del progetto è stata completamente affidata ai  volontari,  per  spronarli a mettere le loro energie al servizio di una causa comune  utilizzando la loro intelligenza e creatività.

2008_0526almparcotroisi0011.jpg"Quando la nostra responsabile Alessandra Barone mi ha convocato e chiesto di pensare ad un'idea alternativa sul tema della promozione - ha raccontato Marco Petito, responsabile della parte progettuale ed organizzativa del progetto - sono rimasto per un attimo perplesso. Poi ho capito che mi stava dando piena autonomia nel lavoro. Mi è stato chiesto di creare, e mi sono messo all'opera". "Ho compiuto uno studio di fattibilità abbastanza complesso attingendo dati sulla densità abitativa dei comuni, sulla concentrazione della popolazione divisa per fasce di età e sulla distribuzione degli istituti superiori nel territorio. Il tutto per capire quali fossero i Comuni e gli ambiti in cui trovare il maggior numero di ragazzi da coinvolgere in questo nostro viaggio". "È stata una "faticaccia" - ha concluso il volontario -  ma a dir la verità ho trovato molto gratificante mettere le mie conoscenze ed esperienze al servizio di un obiettivo comune. Mi sono appassionato molto, ho conosciuto più a fondo il territorio ed ho incrementato nettamente le mie capacità di relazione con i compagni di lavoro, Istituzioni ed Enti".

La scelta di promuovere il servizio civile con un tour non è casuale, ma scaturita da una serie di osservazioni che i volontari si sono scambiati maturando nel corso dei primi cinque mesi di servizio.  "Con questa iniziativa siamo voluti andare oltre quella che è la promozione formale del servizio civile - ha affermato Massimo Nigro, responsabile  dell'area  di comunicazione e grafica dell'iniziativa - in genere quando andiamo nelle scuole e nelle università, vengono diffuse informazioni tecniche che non riescono a rappresentare realmente cosa sia per noi il servizio civile.

Questa iniziativa è diversa. Noi vogliamo coinvolgere i ragazzi grazie all'entusiasmo della nostra esperienza, vogliamo che riescano a percepire quali vantaggi riceve la nostra crescita personale e sociale ogni giorno". Grazie all'intenso lavoro dei ragazzi, "Amescilivemovement" è partito lo scorso 12 Maggio ed ha già compiuto le sue prime tappe nei comuni si di San Giorgio a Cremano, Torre del Greco, Pozzuoli, Quarto ed Ercolano.  Sono state fornite informazioni sul servizio civile, diffusi gadget ed opuscoli. Ma non solo. I volontari che hanno animato il gazebo hanno raccontato la loro esperienza e trasmesso tutta la voglia di partecipazione che il servizio civile ha stimolato nelle loro vite. I giovani avvicinati sono sembrati molto interessati, hanno sostato molto tempo presso il gazebo accogliendo positivamente l'invito di compilare il questionario riguardante il grado di conoscenza del servizio civile ed quello anticamorra.

C'è ancora una scarsissima conoscenza del servizio civile, molti ragazzi lo confondono ancora con il servizio militare, o con l'obiezione di coscienza, e questo è chiaro sintomo che è necessaria un'intensa azione di sensibilizzazione sul tema. Riscontro positivo dunque anche se i volontari impiegati nelle tappe pilota del progetto, Felicia Sequino e Luigi Battaglia,  sostengono che c'è un altro margine di sviluppo per l'iniziativa. "Sarebbe forse preferibile effettuare le tappe nelle ore pomeridiane, ed avvicinare i nostri coetanei con modalità di comunicazione differenti."

Ma non si scoraggiano sono pieni di voglia di fare, attivi, attaccati al loro territorio, entusiasmati dalla possibilità che gli è stata offerta di cambiarlo, consapevoli dei loro diritti e doveri di cittadini. A soli cinque mesi dalla sua attuazione, il progetto “art. 4” raccoglie i suoi frutti, vedendo realizzati i suoi obiettivi d'incremento dell'attaccamento dei giovani napoletani al loro territorio.

“Per comunicare con i volontari, - conclude Massimo Nigro - scambiare opinioni sull'iniziativa, lasciare spunti di riflessione o anche solo per vedere le foto delle tappe è disponibile il blog http://amescilivemovement.spaces.live.com/ ed il contatto MSN Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..”  

 (di Francesco  Enrico Gentile)