Servizio Civile obbligatorio: i commenti della Rappresentanza dei volontari

di Redazione

Per la Rappresentanza Nazionale dei volontari in Servizio Civile "la costruzione del senso dello Stato nei giovani può avvenire affiancando ai percorsi d’istruzione delle esperienze che dal Servizio Civile traggano il carattere educativo".

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A circa due mesi dall’approvazione del Servizio Civile Universale il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ripropone il tema dell’obbligatorietà del Servizio Civile e il ritorno della leva obbligatoria in Italia.

Come Rappresentanza Nazionale dei volontari in questi anni abbiamo sempre espresso parere contrario alla reintroduzione dell’obbligo di leva civile per i giovani, considerando l’obbligatorietà privazione dell’autodeterminazione dei giovani e la partecipazione volontaria al Servizio Civile ciò che li rende, invece, più interessati alla realizzazione degli obiettivi contribuendo allo sviluppo della loro autonomia, responsabilità e pensiero critico.

Sebbene consideriamo l’idea dell’obbligatorietà un passo indietro nel tempo, prendiamo atto che il Servizio Civile è cambiato molto dal ’72 ad oggi, cambiamenti in linea con lo sviluppo dell’Italia e di tutta l’Europa, ma crediamo il nuovo Servizio Civile Universale l’unica risposta.

Lo Stato è chiamato a valorizzare l’intervento dei giovani alla vita delle comunità tessendo rapporti con essi, sono soggetti in crescita che necessitano di essere guidati e accompagnati nella gestione delle progettualità, nei loro risvolti individuali e comunitari.

In linea con questo pensiero che accogliamo con favore la volontà del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, di promuovere e stimolare il dibattito intorno al Servizio Civile e al volontariato incoraggiando un dialogo aperto, trasversale ed inclusivo tra le parti.

E’ idea diffusa che rendere il Servizio Civile obbligatorio sia l’unico modo per i giovani di capire che esistono doveri oltre che diritti, responsabilità e non solo opportunità. Crediamo invece che informare, sensibilizzare e coinvolgere i giovani, affiancando ai tradizionali percorsi d’istruzione buone pratiche che dal Servizio Civile traggano spunto, possa favorire in loro la formazione di una virtuosa coscienza civica, coltivando il senso dello Stato e promuovendo la consapevolezza di essere responsabili del proprio futuro e di quello degli altri.

Invitiamo il Ministro Fedeli a riflettere e ragionare con noi su questo nuovo spunto di riflessione, incoraggiando tra le giovani generazioni un’impostazione che, a nostro avviso, genererebbe una contaminazione positiva portando sempre più giovani alla scelta naturale di prestare Servizio Civile.