Servizio civile: bando in scadenza, ma preoccupa il basso numero di domande

di Redazione

Vari enti di servizio civile stanno segnalando un numero di candidature molto basso e in linea con quelle dello scorso anno, quando il Dipartimento del Servizio civile dovette procrastinare la scadenza del bando.

bando Quest’anno poi c’è numero molto più ampio di posti da coprire: +35% rispetto al 2016 21 giugno 2017. A meno di una settimana dalla scadenza del Bando nazionale di servizio civile da 47.529 posti, prevista per il prossimo 26 giugno, torna a riaffacciarsi la paura della scarsità di domande da parte dei giovani. Vari enti di servizio civile stanno infatti segnalando in questi giorni un numero di candidature molto basso e in linea con quelle dello scorso anno, quando il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale dovette procrastinare la scadenza del Bando. Quest’anno poi la situazione deve tener conto di un numero molto più ampio di posti da coprire, salito di oltre il 35% rispetto al bando volontari 2016. Nonostante l’impegno del Dipartimento, attivo da inizio giugno in una Campagna istituzionale che passa anche da un nuovo spot e da nuovo sito, l’allarme è generalizzato e arriva da tutta Italia, riguardando anche i progetti all’estero che notoriamente hanno un numero di richieste più alto della media, visto l’interesse che suscitano e la minor disponibilità di posti.

“Lo scorso anno le richieste si impennarono proprio negli ultimi giorni – ci dice Primo Di Blasio, coordinatore dei progetti all’Estero della Focsiv ­, ma ad oggi le candidature arrivate coprono in media il 50% dei nostri posti disponibili per l’estero, e dai nostri partner sul territorio più di qualcuno ha già manifestato preoccupazione”.

“Continua a non aiutare il periodo a cavallo tra gli esami di maturità per i più giovani e delle sessioni estive di quelli universitari per i più grandi – aggiunge Marco Morandi, del Coordinamento provinciale enti di servizio civile di Modena­. Ai nostri appuntamenti informativi c’è sempre un discreto numero di giovani, ma non sappiamo se questo si tradurrà negli ultimi giorni in una manifestazione di interesse concreto. Ad oggi abbiamo candidature per appena la metà dei posti messi a bando”. Stessa soglia per ora raggiunta da Nord e a Sud, come ci confermano a voce i responsabili territoriali di Confecooperative del Piemonte e del CESV Lazio.

Lunedì intanto si è svolta a Roma la riunione della Consulta nazionale del servizio civile, che aveva tra i temi all’ordine del giorno la nuova progettazione per il 2017/2018, la prima dopo l’entrata in vigore della riforma del Servizio civile universale lo scorso 18 aprile. “Nella riunione della Consulta tenutasi ieri – racconta sul suo profilo facebook Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum nazionale del servizio civile (FNSC) ­ abbiamo discusso di come introdurre, attraverso una sperimentazione che sarà lanciata insieme al bando ordinario di progettazione (4 settembre ­ 20 ottobre), alcune novità previste dal decreto di riforma”. Si tratta in particolare della durata modulare (8, 9, 10, 11 o 12 mesi), dell’orario ridotto a 25 ore settimanale, dell’apertura a giovani con minori opportunità e della possibilità di utilizzare tre mesi dei progetti in attività all’estero o di tutoraggio per ingresso nel mondo del lavoro. Ma per Borrelli ieri “alle note positive si è accompagnatala consueta alzata di scudi al cambiamento” perché “permane la chiusura all'accreditamento dei nuovi enti”, nonostante “il Codacons abbia inviato una corposa diffida al Dipartimento affinché riapra i termini per l'accreditamento e sposti in avanti la scadenza per il deposito progetti per consentire la valutazione delle nuove istanze degli enti”, e perché “sono stati cancellati i deflettori che penalizzavano gli enti meno virtuosi, cioè quelli che si erano resi protagonisti di inadempienze nella gestione dei progetti e dei volontari”. “Mentre si guarda con fiducia al futuro del servizio civile siamo costretti ad assistere alla difesa di interessi particolari. Un passo in avanti e due passi indietro, come i gamberi", dichiara il Presidente del FNSC.

Fonte: Redattore Sociale