Roma, vent’anni di Servizio Civile. Raggi: ”I volontari valore aggiunto per le attività della Capitale”

di Giuseppe Meccariello

Nella sala della Protomoteca di Palazzo Senatorio, Virginia Raggi e Francesco Rutelli sono intervenuti in occasione del primo ventennio di Servizio Civile nella capitale italiana

raggirutelli2 Correva l’anno 1997, quando Francesco Rutelli e il Dicastero della Difesa firmarono la direttiva che diede inizio alla storia del Servizio Civile nella città eterna. Vent’anni dopo, nella splendida cornice di un Palazzo Senatorio gremito di giovani, l’ex primo cittadino e l’attuale sindaco di Roma hanno celebrato insieme l’evento, per sottolineare l'importanza della "continuità" sulle scelte positive fatte dalle precedenti amministrazioni. Presenti all’iniziativa, tra gli altri, anche l'assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi eventi di Roma Capitale, Daniele Frongia e l'assessore alle Politiche sociali, Sport e Sicurezza della Regione Lazio, Rita Visini.

“Nel 1997 […] per la prima volta si dava la possibilità ai giovani, che allora si dichiaravano obiettori di coscienza, di scegliere il Servizio Civile in alternativa al servizio militare, trovando così impiego in attività culturali, ambientali e sociali presso il Comune di Roma” ha dichiarato la Raggi. “Non possiamo che essere felici della straordinaria esperienza, umana e professionale, che Roma Capitale ha vissuto nel corso di questi 20 anni, grazie alla presenza dei circa cinquemila volontari che hanno scelto di dedicare un anno della propria vita al Servizio Civile in favore di un progetto solidaristico”. Il Sindaco ha, quindi, espresso la sua riconoscenza verso i giovani, sottolineando che i volontari sono un grande valore aggiunto alle attività della città.

“Questa forma di attivismo civico - continua - da parte dei nostri ragazzi è bella, commovente e importante, perché gli ambiti in cui si muovono sono delicati e fondamentali per la crescita della nostra comunità: la cultura, l’ambiente, i servizi sociali, la protezione civile sono quelle aree dove nascono tanti progetti qualificati, utili a valorizzare risorse e strutture. Utili per una crescita personale e, al tempo stesso, per entrare in contatto ed aiutare concretamente tante fasce della nostra società, contribuendo alla crescita della nostra città e dell’intero Paese. Questi ragazzi sono degli straordinari cittadini attivi che, ancora oggi, aiutano Roma Capitale ad aggiungere valore ai suoi progetti”.

Nell’anno in cui più di 240 cittadini sono stati impegnati nelle attività di Servizio Civile, l’obiettivo principale del Sindaco e dell’Amministrazione tutta è quello di “sviluppare ulteriormente il servizio, un fiore all'occhiello di Roma, per raggiungere i livelli della città di Torino che è un po' la capofila in questo ambito”.

Per Francesco Rutelli, invece, il Servizio Civile è una riserva di volontariato fondamentale per la città. “Io lo renderei obbligatorio – dice  per tutti i ragazzi perché è una grande esperienza di formazione civile e alla socialità”.

Infine, l’ex sindaco ha ricordato che nell’Italia degli anni 60, quando era impensabile che ci si sottraesse al servizio militare obbligatorio, alcuni giovani ragazzi decisero di fare obiezione di coscienza: tra questi c’era anche Pietro Pinna “che passò tanto tempo in carcere per la sua scelta. Era un servizio discriminato, si faceva per il doppio del tempo del servizio militare. Se non ci fossero stati quei ragazzi amanti della non violenza e nemici della guerra non avremmo oggi il Servizio Civile”.