Quasi 3700 nuovi posti di Servizio civile. Pubblicato oggi il bando relativo alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Sardegna e Sicilia

di Redazione

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale ha pubblicato oggi un avviso rivolto agli enti per la presentazione di progetti di Servizio civile, per un totale di 3.684 volontari e per un ammontare di quasi 20 milioni di euro. Le posizioni da ricoprire sono cosi distribuite nelle diverse Regioni: 300 in Abruzzo, 90 in Basilicata 980 in Calabria, 940 nel Lazio, 374 in Sardegna e 1000 in Sicilia

Servizio civile

A seguito della sottoscrizione dell’ADDENDUM alla Convenzione tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Dipartimento della Gioventù e del servizio civile nazionale, con il coinvolgimento dell’Agenzia nazionale delle Politiche Attive del lavoro (ANPAL), è stata effettuata la riprogrammazione di risorse del Programma Operativo Nazionale - Iniziativa Occupazione Giovani (PON IOG), consentendo in tal modo di individuare ulteriori fondi da impegnare nella Misura Servizio civile.

Gli enti di Servizio civile nazionale iscritti all'albo nazionale e agli albi regionali possono presentare progetti di Servizio civile dal 19 dicembre 2017 ed entro le ore 14,00 del 5 febbraio 2018 a pena di esclusione. In tal modo sarà garantito anche il rispetto della tempistica per la rendicontazione relativa alla prima fase del PON IOG, prevista entro il 31 dicembre 2018.

“Sono davvero soddisfatto per questo nostro intervento che ha consentito di recuperare ulteriori somme da destinare al Servizio civile, avvicinandoci sempre più all’obiettivo di corrispondere alle numerose richieste dei giovani che desiderano effettuare questa importante esperienza di cittadinanza attiva” dichiara il Sottosegretario al lavoro Luigi Bobba.

“Il lavoro sinergico realizzato tra le istituzioni coinvolte è stato efficace e tempestivo, vista la necessità di impegnare le risorse in tempi ristretti. Il Governo continua, dunque, la sua importante opera di coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi nel contesto sociale in cui vivono - conclude Bobba – rendendoli così protagonisti nelle loro realtà territoriali e soddisfacendo, al contempo, il fabbisogno espresso da alcune Regioni”.