Corpi Civili di Pace, presentato il progetto “Drina River Committee for local development”

di Giuseppe Meccariello

“Il progetto, unico nel suo genere, contribuirà a favorire la cooperazione tra l’Italia e la Serbia” per Tatjana Garčević, Ministro Consigliere dell’Ambasciata serba

conferenzaserbia

Nella sede romana dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia, si è svolta la presentazione del nuovo progetto dei Corpi Civili di Pace. Durante la conferenza, moderata dal segretario nazionale di AIG Carmelo Lentino, sono intervenuti Enrico Maria Borrelli e Nataša Milojević, presidenti delle associazioni promotrici Amesci e FOSDI, Jovan Pavlovic di FOSDI, il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro Luigi Bobba, e il Ministro Consigliere dell’Ambasciata serba.

Per Tatjana Garčević il progetto, unico nel suo genere, contribuirà a rinforzare il rapporto tra i due Stati. Esso si svolgerà su due centrali operative separate: la capitale serba Belgrado e Bajina Basta. L’obiettivo comune è l’istituzionalizzazione della cooperazione ambientale municipale transfrontaliera nel bacino del fiume Drina, volta alla conservazione della biodiversità. I dieci giovani, di un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, intraprenderanno anche un percorso di formazione generale in Italia, della durata di due mesi, in cui sarà loro offerto un primo nucleo di competenze e la necessaria sensibilità che occorrono agli operatori dei Corpi Civili di Pace.

“I giovani saranno impegnati in un’area non ancora sviluppata, ma molto importante” ha affermato Nataša Milojević, individuando tra i punti principali del programma per l’eurointegrazione della Serbia proprio lo sviluppo del processo eco-sostenibile.
“La cosa più importante” ha poi aggiunto la Presidente di FOSDI “è quella di riconnettere e connettere giovani provenienti dalla Serbia e dall’Italia, permettendogli di conoscersi meglio. Abbiamo bisogno che i giovani sappiano realmente chi siamo e cosa stiamo facendo: sono passati venticinque anni dalla fine della guerra nella ex Jugoslavia, e stiamo ancora lavorando alla pace”.

Il Sottosegretario Luigi Bobba ha sottolineato ai microfoni di SCM che i Corpi Civili di Pace, esperimento recente avviato durante l’ultima legislatura, rappresentano una novità nel modo di pensare la difesa non armata della Patria, che è la vera radice del Servizio Civile. Il progetto di Amesci e FOSDI rientra già nella seconda fase della sua istituzionalizzazione.
“Una caratteristica peculiare del progetto” ha affermato “è che quest’ultimo faccia leva anche sulle realtà municipali e associazionistiche; con la collaborazione tra realtà sociali e istituzioni municipali, il processo di riappacificazione tra i territori può avere davvero successo”.

Enrico Maria Borrelli, ha invece evidenziato come il Servizio Civile Nazionale può essere un’esperienza candidabile al livello internazionale, in quanto forma di difesa alternativa dello Stato. Secondo il presidente Amesci, in questo modo le politiche italiane potranno mettersi a servizio della Cooperazione Internazionale.
“Riponiamo molta fiducia in questa iniziativa” ha concluso “perché crediamo che uno spirito di cooperazione fra paesi ed organizzazioni tra cittadini, il ruolo dell’Italia per favorire l’ingresso della Serbia in Europa possa essere non soltanto efficace nell’intervento, ma un elemento su cui edificare la nuova cittadinanza europea. Ciò che dovremmo fare è lavorare sull’educazione dei cittadini e arricchirne le culture: questa è, a nostro avviso, la prospettiva affinché le guerre non siano più così dietro l’angolo, come lo sono state troppo spesso negli ultimi anni.”