Con il Servizio Civile arrivano i laboratori di rap al Parco dei Murales

di Alessandro Bello, volontario in Servizio Civile presso Associazione Culturale Arteteca

Coinvolgere bambini e ragazzi in un laboratorio dedicato all’espressione del Rap: questo l’obiettivo dei laboratori promossi dal Centro Territoriale per la Creatività Urbana presso il Parco dei Murales di Napoli Est

Laboratorio rap

Da qualche mese è ricominciato il Servizio Civile Nazionale presso il Centro Territoriale per la Creatività Urbana dell’Associazione Culturale Arteteca e, con esso, anche i laboratori svolti per i bambini ed i ragazzi residenti nel Parco dei Murales. Già negli anni scorsi, questa forma di edutainment è stata introdotta attraverso un intenso programma sociale anche grazie al contributo dei volontari del Servizio Civile Nazionale che hanno brillantemente guidato laboratori di teatro, giocoleria e breakdance.

Quest’anno spetterà a Francesco Molino, uno tra i quattro nuovi volontari del progetto di SCN “Creatività Urbana tra Riqualificazione e Rigenerazione”, coinvolgere i bambini e i ragazzi in un laboratorio dedicato all'espressione del Rap.

Francesco, nato e cresciuto nel quartiere di Ponticelli, a poca distanza dal Parco, conosce molto bene la realtà che la maggior parte dei bambini e adolescenti vive nella periferia est di Napoli e, proprio da questa consapevolezza, è scaturita la decisione di candidarsi al Servizio Civile Nazionale per l’Associazione Arteteca, sul territorio.

"Il bisogno" - mi spiega - "era quello di voler fare qualcosa di concreto per la comunità più giovane del suo quartiere".

"Ho scelto questo progetto perché è sul mio territorio e speravo che mi avrebbe dato l’opportunità di ripetere un’esperienza simile a quella avuta con l’Istituto Alberghiero I.P.S.E.O. Cavalcanti, quando feci da spalla alla prof.ssa D’Ambrosio durante un laboratorio musicale. Gli alunni riuscirono, alla fine del percorso, a scrivere il testo di una canzone che trattava il tema spinoso e delicato della violenza sulle donne, e portammo anche un paio di loro al "Claustrophobic Studio" di Davide Esposito (precedentemente volontario SCN per Arteteca, ndr) per registrare il brano. In conclusione, vi fu anche un’esibizione dei ragazzi presso l’Auditorium RAI di Napoli a Fuorigrotta nell’ambito di un evento dedicato al ricordo e alla memoria di vittime di violenza e di camorra".

L’argomento del laboratorio, poi, è tutt'altro che casuale, considerando che Francesco è impegnato già da qualche anno nella scrittura di brani rap e crede fortemente che questo stile musicale, assieme a tutto ciò che afferisce alla cultura dell’hip-hop, possa insegnare qualcosa di positivo ai giovani e ai giovanissimi.

“In un tempo in cui la musica rap è divenuta virale e la risposta dei giovani è favorevole, questa disciplina rende vantaggioso l’approccio ed il contatto per relazionarsi coi ragazzi che vivono in contesti socialmente a rischio ed ai quali il linguaggio rap può essere utile per esternare i propri sentimenti e per rendere più consapevole il proprio pensiero”.

Continua, dunque, anche dopo il completamento delle otto opere di street art, l’impegno che l’Associazione Arteteca rivolge al territorio di Napoli Est, nel quale è operativa da anni con attività che mostrano a giovani e giovanissimi la possibilità di vivere un futuro diverso da quello che si aspettano, facendo leva sulla creatività, capace di sovvertire pacificamente il quotidiano.

(Foto di Francesco Molino, volontario di Servizio Civile presso l'Associazione Arteteca)